Lewis Hamilton, a un passo dal collasso sul podio e niente conferenza stampa? Dramma-long Covid: "Non ne avevo mai parlato..."
Chi ha visto il - pazzesco - Gp di Ungheria di ieri, domenica 1 agosto, lo avrà notato. Al termine della gara, che ha chiuso in terza posizione (diventato poi secondo posto in virtù della squalifica di Sebastian Vettel), Lewis Hamilton era stremato, distrutto, demolito. Uscito dalla sua Mercedes, non aveva le energie neppure per togliersi il casco. E si è accovacciato a terra. Certo, la sua gara è stata tostissima: si è infatti trovato in ultima posizione al primo giro dopo la ripartenza. Ma lo sforzo sportivo, forse, non basta a spiegare quanto abbiamo visto. Anche sul podio, dove è apparso stranito, assente, spossato.
Tanto che, si apprende ora dalla Gazzetta dello Sport, il campione del mondo si è fatto visitare dal medico della Mercedes, disertando la conferenza stampa che ha seguito il Gran Premio. Risultato? Non si esclude che il campione del mondo soffra della sindrome da long-Covid. A spiegarlo è stato lui stesso. Hamilton era risultato positivo alla fine del 2020.
"Sto bene, ho avuto davvero delle forti vertigini e tutto è diventato un po’ annebbiato sul podio", ha premesso Hamilton per poi raccontare ciò che ha vissuto dopo la malattia. "Per tutto l’anno ho combattuto per restare in salute dopo quello che era accaduto a fine 2020 ed è ancora così, è una battaglia. Non ne ho parlato con nessuno ma penso che gli effetti del Covid siano persistenti. Mi ricordo gli effetti di quando l’ho avuto e da allora allenarsi è stato diverso. Il livello di fatica è diverso, mette davvero alla prova", conclude Hamilton.
Insomma, il campione del mondo britannico rivela di avere il cosiddetto long-Covid. E questa potrebbe essere una spiegazione alla sua stagione. Certo, ora - grazie alla folle partenza di Valtteri Bottas che ha di fatto messo fuori dai giochi Max Verstappen - Hamilton si è ripreso la prima posizione. Ma non sembra il miglior Lewis di sempre. Affatto. Colpa del Covid?