Tokyo 2020, tutta la verità sul dramma di Simone Biles: "Armanar, durante quel volo...", la carriera è a rischio
Emergono nuovi dettagli sul ritiro di Simone Biles, che si è chiamata fuori dalle Olimpiadi di Tokyo 2020, dove era tra le atlete più attese non solo per gli Stati Uniti, ma per il mondo intero. Il problema che ha fatto capire alla Biles che era arrivato il momento di fermarsi risponde al nome di Amanar: così è chiamato un salto con due avvitamenti e mezzo, molto difficile e pericoloso da eseguire, ma uno dei principali punti di forza della ginnasta americana.
"Abusata dal medico della sua squadra". Simone Biles, l'orrore dietro il ritiro da Tokyo 2020
Quando ha provato a eseguirlo nel volteggio della prova a squadre, non le è riuscito e per questo ha deciso di dire basta: durante il salto ha perso completamente l’orientamento, ma per fortuna è riuscita ad atterrare senza conseguenze fisiche. Per la mente, invece, sono state devastanti: nel suo sport la Biles ha bisogno di tutta la lucidità e la serenità possibili, aspetti che invece le sono venute meno. Quindi il suo ritiro è da ricondurre a un vero e proprio blocco mentale che le fa perdere l’orientamento durante l’esecuzione degli esercizi aerei.
A caldo Simone aveva dichiarato di voler lasciare la finale della gara a squadre perché non voleva comprometterla con altre “cavolate”. La rinuncia è poi diventata doppia, dato che la Biles ha fatto sapere che non disputerà neanche l’atto conclusivo del concorso individuale, dove era la favorita d’obbligo.