Gabriele Gravina, "vaccino e green pass obbligatori": così il calcio vuole dare l'esempio
“Ho proposto il green pass obbligatorio anche per giocatori e addetti ai lavori, dai professionisti ai dilettanti”. Parole di Gabriele Gravina, presidente della Figc, in merito alle prossime mosse che il calcio italiano sta valutando contro il Covid. In consiglio federale è stata presentata la bozza di riforma dei campionati e anche l’intenzione di un’ulteriore stretta a un protocollo già molto severo: “Il calcio resta all’interno delle regole che valgono per il Paese”.
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Per questo Gravina vuole che il movimento sia ancor più promotore della campagna di vaccinazione: “Valuteremo in seguito a tutela della salute dei nostri lavoratori l’obbligo di vaccino”. Poi il presidente della Figc ha espresso alcune considerazioni sulla riapertura degli stadi: “Il 50 per cento non è soddisfacente ed è inapplicabile al calcio se sarà necessario mantenere il distanziamento di un metro. Abbiamo chiesto al governo di occupare i posti a scacchiera”.
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Poi la stoccata di Gravina: “Dispiace che al calcio italiano, che ha riflessi tanto importanti sul Paese dal punto di vista economico e sociale, non venga riconosciuta la sua dignità dallo Stato. Non tanto per i ristori, quanto per le difficoltà nel consentire la ripresa da una delle crisi più profonde dalla sua costituzione”.