Tokyo 2020, ombra doping sul sollevamento peso: "Perché ora vinciamo le medaglie", il siluro di Mirko Zanni
A Tokyo 2020 l’Italia ha colto due medaglie inaspettate dal sollevamento pesi, che ha regalato grande gioia ai telespettatori da casa sia al maschile che il femminile. A rompere il ghiaccio è stato Mirko Zanni, che nella categoria 67 kg ha conquistato un bronzo olimpico. Oggi, martedì 27 luglio, è arrivato il bis di Giorgia Bordignon, che a 34 anni è stata in grado di mettersi al collo una medaglia d’argento nella categoria 64 kg, sollevando in totale 232 (nuovo record italiano).
“La medaglia della Bordignon? Non me l’aspettavo in senso buono - ha dichiarato Zanni a Casa Italia - nel nostro sport c’è stata una rivoluzione e i risultati si vedono, la lotta contro il doping si vede e io non posso che essere contento perché aver iniziato questo ciclo di medaglie per me è questione d’orgoglio”. Tra l’altro la Bordignon è stata la prima azzurra di sempre a salire sul podio olimpico: “È un’emozione unica e devo dire che se lo è meritato, ha fatto una prova eccezionale in gara e inaspettata perché ha raggiunto un livello veramente alto”.
“Ora anche l’Italia può dire la sua”, ha aggiunto Zanni, che augura “il meglio a tutti quanti e spero che risultati come questi ne arrivino altri perché ce lo meritiamo, dopo anni passati in secondo piano per colpa di questo maledetto doping ce lo meritiamo e o ora ci andiamo a prendere quello che è nostro”.