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Tokyo 2020, la sconcertante confessione di Tom Dean sul Covid: "L'impresa della vita". Com'è possibile?

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"L'impresa della vita" l'ha definita Tom Dean la vittoria della medaglia d'oro alle Olimpiadi di Tokyo. Il nuotatore britannico prima di arrivare ai Giochi ha sconfitto per ben due volte il coronavirus arrivando in Giappone a trionfare nei 200 stile libero. "È la più grande impresa della mia vita - ha detto emozionato - avere questa medaglia al collo è un sogno che diventa realtà". Il virus ha colpito Dean due volte in quattro mesi, tanto che a tre mesi dai trials nazionali era ancora isolato in casa. Prima di rientrare in vasca infatti ci sono volute 7-8 settimane e Tokyo sembrava "a milioni di chilometri" di distanza.

 

 

Il campione 21enne non è mai stato in pericolo di vita, "ma quando fai uno sport che è piuttosto pesante sul sistema cardiovascolare, e vedi che stai tossendo e la malattia sta colpendo i tuoi polmoni sei preoccupato per come puoi ricostruire il tuo futuro", ha ammesso aggiungendo che il quesito era sempre uno: "Come posso portare avanti un solido blocco di lavoro prima delle gare di qualificazione olimpica?".

 

 

Eppure il miracolo è avvenuto. Il suo allenatore David McNulty non ha mai gettato la spugna. Tutti sorpresi dunque, anche il compagno di squadra Duncan Scott, che si è guadagnato l'argento a soli quattro centesimi di distanza per un'incredibile doppietta che i britannici attendevano dal 1908. "È stato fantastico, con quello che ha passato quest'anno è veramente una vittoria speciale"

 

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