Carlo Ancelotti, disastro milionario col fisco. In Tribunale a Madrid, quanti soldi perde
Carlo Ancelotti, ora alla guida del Real Madrid, ha ammesso di essere stato mal consigliato a livello fiscale nel 2014 e si sarebbe messo a disposizione del Tribunale per pagare al fisco spagnolo gli oltre 300 mila euro che pretende per l'anno 2014, a cui vanno aggiunti la multa e gli interessi di mora. Il tecnico si è recato al Tribunale di Madrid per rispondere alla richiesta del fisco spagnolo che gli impone di pagare le tasse non versate per un valore di 1,4 milioni di euro, relative agli anni 2014 e 2015, durante la sua prima avventura alla guida dei Blancos.
Ancelotti, che si è presentato insieme al suo avvocato Carlos Zabala, ha riconosciuto una parte della richiesta del Tesoro, ma ha respinto l'accusa relativa all'anno 2015. Il 62enne tecnico del Real ha spiegato "infatti di non esser stato in Spagna per 183 giorni nel secondo degli anni cui si riferisce la contestazione; era il termine minimo per dover pagare le tasse nel Paese iberico, ma il tecnico è sicuro di aver appena superato i 150 giorni di permanenza in Spagna, essendo stato licenziato nel maggio 2015", ricorda il Giorno.
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Il tutto dimostrato fornendo la geolocalizzazione del suo cellulare e i biglietti aerei. Nel frattempo sono già state avviate le trattative tra le parti per riuscire a dirimere questa controversia e il fisco avrebbe anche disposto il blocco di 1,4 milioni del suo stipendio a Madrid a garanzia del credito che vanterebbe nei confronti di Ancelotti.
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