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Tokyo 2020, clamoroso caso di censura alla cerimonia di apertura: le parole che l'imperatore Naruhito non ha potuto dire

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Clamoroso caso di censura a Tokyo 2020: durante la cerimonia di apertura - che è iniziata puntuale alle 20 in Giappone (le 13 in Italia) - l'imperatore Naruhito ha dato il via ai Giochi senza poter dire la parola "celebrazione". Il motivo? Perché altrimenti - come spiega il Corriere della Sera - avrebbe indispettito i sudditi, non proprio entusiasti di questa edizione delle Olimpiadi, slittata dallo scorso anno a questo per via della pandemia. Ed è proprio la risalita dei contagi da Covid nel Paese che non riesce a fare stare tranquilli i cittadini giapponesi: "Quel che voi stranieri dovete capire è che noi non abbiamo mai vissuto una pausa dalla pandemia. Ci sono stati chiesti sacrifici di ogni genere. E poi ci dicono che bisogna comunque aprire all’arrivo di decine di migliaia di persone dall’estero?", ha raccontato una donna del posto al Corriere

 

 

 

Ecco perché quella di quest'anno viene definita una Olimpiade per stranieri, vissuta nella cortese indifferenza dei giapponesi. Nel corso della cerimonia di apertura, comunque, è stato osservato un minuto di silenzio con tutti i presenti in piedi per ricordare le vittime della pandemia da Covid. E sono state mostrate anche alcune immagini del lockdown in tutto il mondo, tra le quali quella di piazza Duomo a Milano completamente vuota. 

 

 

 

Dopo il conto alla rovescia, poi, è iniziato lo spettacolo dei fuochi d'artificio. La cerimonia si è svolta davanti a poche centinaia di funzionari e dignitari, tra cui l'imperatore giapponese Naruhito, il presidente francese Emmanuel Macron e la first lady statunitense Jill Biden. Le Olimpiadi di Tokyo hanno dovuto far fronte a una forte opposizione in Giappone per i timori che il raduno globale di oltre 11mila atleti potesse portare a un nuovo aumento dei contagi. E infatti, come riporta La Stampa, durante la cerimonia centinaia di persone hanno protestato all'esterno dello stadio Olimpico di Tokyo. 

 

 

 

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