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Euro 2020, Gennaro Gattuso contro gli inglesi: "Prima ti chiedono di inginocchiarsi poi insultano". Da godere

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Bidonato dagli inglese, Rino Gattuso non dimentica e attacca. L'ex tecnico di Milan e Napoli, a fine campionato aveva firmato per la Fiorentina ma la rottura con patron Commisso su questioni non del tutto chiare (in bilico tra calciomercato e i suoi rapporti col super-agente Jorge Mendes) ha fatto sì che si arrivasse a un divorzio-lampo. Il matrimonio tra Ringhio e il Tottenham invece era già pronto ma non è stato mai consumato, visto che i tifosi del club di Londra hanno spedito migliaia di messaggi social contro il 43enne tecnico calabrese tacciandolo di razzismo e misoginia per alcune sue vecchie frasi. Accuse gravissime che hanno fatto saltare tutto.

 

 

 

 

 



"La delusione è stata grande - spiega ora Gattuso al Messaggero -. Mi hanno descritto in modo diverso da quello che sono. E non c'è stato niente da fare. Il mio dispiacere è di non aver avuto la possibilità di difendermi. Di spiegare che quello raccontato dalla gente in Inghilterra non ero io. Ho dovuto accettare una storia che mi ha fatto male più di qualsiasi sconfitta o esonero. Ed è accaduta in un momento in cui nessuno vuole prendere atto della pericolosità del web". "Certe cattiverie - sottolinea il mister - vengono da Facebook e Twitter dove è possibile dar forza a qualsiasi falsità. Io non ho alcun profilo. E non li voglio avere. Nemmeno Monica li ha. Perché mi dovrei fare insultare per qualsiasi cosa? Non ho nemmeno Instagram. Non capisco, se bevo una bottiglia di vino, quale sia il motivo di scattare una foto per farlo sapere ad altri. Sono fatti miei. Lo sanno anche Gabriela e Francesco (i suoi figli, ndr). Io ho 43 anni e considero da sempre sacra la vita privata. La grande ha 17 anni, non sono certo io a impedirgli di essere su Facebook, Twitter o Instagram. Ma Gabriela sa che foto con me non le deve mettere in piazza".

 

 

 

 

 

 

Poi è arrivata la più dolce delle vendette, sul campo, con la vittoria dell'Italia a Euro 2020 in finale a Wembley proprio sui padroni di casa dell'Inghilterra. "Più che felice sono stato orgoglioso - ammette Gattuso -. Siamo riusciti a prenderci la coppa non con il nostro stile. Nella finale è stata l'Inghilterra a giocare all'italiana. Mancini ha invece preso una direzione diversa. La sua intuizione è stata sorprendente per noi e per gli avversari". Un'altra cosa però gli ha fatto male: i fischi dei tifosi inglesi durante l'Inno italiano. "Ovunque bisogna essere coerenti. Non si può chiedere di inginocchiarsi contro il razzismo prima della partita e subito dopo insultare i tre giovani giocatori che hanno sbagliato i rigori davanti a Donnarumma. Gli inglesi hanno sempre saputo perdere. Stavolta no. Forse erano sicuri di vincere. Nessuno ha mai avuto dubbi sulla loro correttezza, ma hanno scritto una brutta pagina per la loro nazione". E tanti saluti, oltre che alla Coppa, anche al tanto decantato fairplay britannico. In campo e fuori.

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