Tokyo 2020, l'atleta scomparso nel nulla dopo l'allenamento: un pesantissimo sospetto, ecco dove l'avrebbero beccato
E' stato avvistato l'atleta ugandese scomparso la scorsa settimana dal campo di allenamento pre-olimpico nel Giappone occidentale. L'uomo ha fatto perdere le sue tracce a pochi giorni dall’inizio dei Giochi di Tokyo. La sua immagine adesso sarebbe stata catturata dalla telecamera di sorveglianza della stazione JR di Nagoya, a circa 200 chilometri da dove è stato visto l'ultima volta, secondo quanto riferito da una fonte della polizia ai media giapponesi. Si tratta di Julius Ssekitoleko, quasi 21 anni e sollevatore di pesi.
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La squadra dell'atleta adesso lo sta cercando con l'aiuto della polizia. Pare che Ssekitoleko - come riporta l'Adnkronos - abbia acquistato un biglietto del treno veloce Shinkansen per Nagoya dopo aver lasciato un messaggio nel suo hotel dicendo che voleva lavorare in Giappone, secondo i funzionari di Izumisano. Il giovane, inoltre, non si è presentato all’appuntamento per il test per il Covid.
A infittire il mistero è il fatto che il 19 giugno due membri della squadra dell’Uganda sono risultati positivi allo sbarco all’aeroporto di Narita, vicino a Tokyo. Può darsi, quindi, che l'atleta abbia paura di essersi contagiato a sua volta. In quel caso sarebbe costretto a tornare a casa. Nella nota lasciata nella sua camera d’albergo, però, Julius ha detto chiaramente di voler rimanere a lavorare in Giappone. Poi - come riportato dall’agenzia Kyodo - ha spiegato che non intende tornare in Uganda perché lì la vita è “particolarmente difficile”.
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