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Tokyo 2020, il Covid si divora i giochi? Focolaio nel villaggio olimpico: tre positivi, psicosi tra gli atleti

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La situazione peggiora di ora in ora: due gli atleti nel villaggio Olimpico di Tokyo 2020 risultati positivi al coronavirus. La pessima notizia è stata resa nota dagli organizzatori. Non è stata resa nota la loro nazionalità ma è stato specificato che non si tratta di atleti giapponesi.

Sono dunque tre le persone risultate positive al Covid-19 all'interno del Villaggio Olimpico, il tutto a pochi giorni dall'inaugurazione dei giochi, prevista per il prossimo venerdì. Nel dettaglio, a risultare positivi, sono stati un funzionario nella giornata di ieri e due atleti oggi, ai quali va aggiunto un terzo atleta positivo, che però non è all'interno della struttura. 

Il villaggio olimpico, situato nella baia di Tokyo, ospita 11mila atleti. La capitale del Giappone si trova in stato di emergenza e vi rimarrà fino al 22 agosto. E su questi giochi, si addensano sempre più nubi nerissime. 

 

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Di seguito, vi proponiamo l'articolo di Fabrizio Biasin pubblicato su Libero di oggi, domenica 18 luglio:

Non tira una bella aria dalle parti di Tokyo ed è francamente superfluo spiegare "perché". Ma siam qui apposta e, quindi, ci tocca raccontare non di Olimpiadi che stanno per iniziare (via ufficiale il 23 luglio, chiusura l'8 agosto, ma già il 21 e 22 luglio vanno in scena le anteprime per le gare di calcio e softball, fra cui l'Italia con il sogno di un bronzo che sarebbe come oro), bensì di Olimpiadi che rischiano di non terminare. Ovviamente il problema ha un nome e cognome: inizia per "Co" e finisce per "vid", contempla le sue mille e una varianti e, infame com' è, vuol vincere tutte le medaglie d'oro in palio. Succede che i giappo-organizzatori abbiano segnalato il primo caso di positività nel villaggio degli atleti, insieme ad altri 14 collegati ai Giochi stessi. Capite bene che a pochi giorni dall'inaugurazione tutto questo stia spaventando non poco Seiko Hashimoto (presidente di Tokyo 2020) e i suoi collaboratori, decisamente scettici sulla possibilità di mettere in piedi un evento "sicuro e protetto". 

 

CONTROLLO DI ROUTINE
Quello che potremmo definire “Atleta 0”, in realtà, è un visitatore arrivato dall’estero che stava lavorando per il via dei Giochi edè risultato positivo a un controllo di routine effettuato venerdì. La nazionalità dell’interessato non è stata rivelata per comprensibili questioni di privacy. Gli altri casi, invece, riguardano 2 professionisti dei media, 7 appaltatori e 5 membri del personale. La situazione non è affatto semplice, soprattutto se si dà retta ai giapponesi stessi, dei quali una larga fetta è contraria ai Giochi (stando all’ultimo sondaggio del quotidianoAsahi Shimbun, l’80% degli intervistati non voleva recuperare la manifestazione saltata nel 2020). Da una parte abbondano le manifestazioni dei cittadini al grido di «Cancel Tokyo», dall’altra l’analisi preoccupante di Masataka Inokuchi, vicepresidente dell’Associazione dei medici locali che siè espressa così durantel’ultima riunione del governo metropolitano: «La situazione sanitaria da queste parti è già al più alto livello di allerta, e altri contagi metteranno solo più pressione sul sistema sanitario». 

A spaventare, soprattutto, è il villaggio olimpico, un sito di 44ettari costruito sullungomare della città, dove soggiornerà la maggior parte degli atleti (ne sono attesi 11mila). Meno problemi dovrebbe dare il pubblico e il motivo è semplice: praticamente sarà azzerato, dato che l'accesso agli impianti è stato ufficialmente vietato la scorsa settimana, con tutto quel che ne consegue in termini di (non) incassi (si parla di circa 800 milioni di euro di introiti da biglietti vaporizzati). Del resto stiamo parlando di un Paese che ha vaccinato completamente solo il 20% della popolazione e questo nonostante gli oltre 800mila casi e 15mila decessi (e a Tokyo è già iniziato il quarto stato di emergenza). 

 

ACQUA SUL FUOCO
Dal canto su Seiko Hashimoto ha provato a gettare acqua sul fuoco nella conferenza di ieri: «Capisco che ci sono ancora molti fattori preoccupanti. Gli organizzatori devono cercare di garantire che la gente capisca che questi Giochi sono sicuri e protetti». E non è mica facile, soprattutto alla luce di quel che accade, ora dopo ora. Nella serata di ieri, per dire, è arrivata la notizia di una nuova positività, quella del membro del Cio coreano Ryu, immediatamente posto in isolamento. Altre notizie confortanti? Eccole. Sempre ieri Tokyo ha registrato il nuovo massimo giornaliero di casi Covid in quasi sei mesi. Il governo metropolitano ha segnalato 1.410 positività: si tratta del livello più alto dal 21 gennaio, con una tendenza in continua ascesa. Come diceva il mitico Pierre de Coubertin? «L'importante non è vincere, ma immunizzare». Una roba del genere... E per questo fa quasi ridere il primo caso di doping a Giochi non ancora partiti: l'escluso è Fernando Reis, sollevamento pesi nella categoria +109 kg, una delle speranze di medaglia del Brasile. 

di Fabrizio Biasin

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