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Milan, già spesi quasi 60 milioni sul mercato? Il paradosso rossonero: perché (forse) è più debole dell'anno sorso

Federico Strumolo
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 In un mercato reso povero dagli effetti della pandemia, dove i club cercano disperatamente di vendere prima che acquistare, c'è una società che non ha affatto paura di investire: il Milan. A metà luglio, infatti, i rossoneri hanno già speso la bellezza di 58 milioni di euro per isoli cartellini. 28 per il riscatto di Fikayo Tomori (23 anni) dal Chelsea, 7 per quello di Sandro Tonali (21) dal Brescia. Poi ci sono i 13 milioni già spesi per assicurarsi il portiere Mike Maignan (26) dal Lille, a cui si aggiungono gli ultimi tre colpi. Il primo, anche in ordine cronologico, è Olivier Giroud (34), arrivato dal Chelsea per due milioni di euro (uno di parte fissa ed uno di bonus). Il centravanti francese (ha scelto la maglia numero 9) ieri ha firmato il suo contratto con il Diavolo fino al 2023, che gli garantirà 3,5 milioni a stagione (ad accoglierlo in sede al momento della firma anche il suo nuovo allenatore Stefano Pioli).

 

 

 

Oggi, invece, sarà il giorno delle visite mediche per Fodé Ballo-Touré (24), terzino sinistro in arrivo dal Monaco: per lui il Milan sborserà 5 milioni (tra parte fissa e bonus). In giornata è atteso anche il ritorno a Milano di Brahim Diaz (21; vestirà la maglia numero 10), dopo che i rossoneri hanno trovato l'accordo con il Real Madrid sulla base di un prestito biennale da 3 milioni (1,5 milioni a stagione) con diritto di riscatto fissato a 22 milioni e controriscatto per i blancos a 27. Il tutto incassando solamente 3,5 milioni di euro, grazie alla cessione di Diego Laxalt (28) alla Dinamo Mosca. Il paradosso, però, è che nonostante l'importante cifra investita, il Milan rischia di presentarsi ai nastri di partenza della prossima stagione con una formazione meno forte rispetto allo scorso anno (in cui ha concluso al secondo posto).

 

 

 

Pesano, infatti, le partenze a parametro zero di Gianluigi Donnarumma (22), oggi al Paris Saint-Germain, e Hakan Calhanoglu (27), finito ai cugini dell'Inter. E proprio i nerazzurri sono al lavoro per regalare un altro colpo per il centrocampo di Simone Inzaghi: Nahitan Nandez (25) del Cagliari. Per raggiungere l'intesa, l'Inter punta ad un prestito con diritto di riscatto e l'inserimento di alcune contropartite.

Intanto i due club si sono accordati per il prestito con diritto di riscatto (fissato a sette milioni) di Dalbert (27; ha firmato ieri). Un altro nome al centro dei discorsi tra meneghini e sardi è quello di Radja Nainggolan (33), voglioso di tornare al Cagliari. Attenzione, poi, ad altri due giocatori di proprietà dell'Inter che piacciono tantissimo al club di Tommaso Giulini: Andrea Pinamonti (22) e Lucien Agoumé (19). La Roma, invece, è scatenata nel mercato in uscita: dopo aver ceduto al Marsiglia (in prestito con diritto di riscatto) Pau Lopez (26) e Cengiz Under (24), i giallorossi lavorano alle cessioni (con la stessa formula) di Justin Kluivert (22) al Nizza e di Robin Olsen (31) al Lille. Attenzione, poi, ai tanti movimenti che riguardano i difensori centrali.

La Juventus (Arthur deve essere operato e starà fuori 3 mesi) potrebbe sacrificare Merih Demiral (23) per arrivare a Manuel Locatelli (23; il Sassuolo chiede 40 milioni), mentre Kalidou Koulibaly (30) ha chiesto la cessione al Napoli (che intanto aspetta una risposta da Lorenzo Insigne per il rinnovo del contratto in scadenza nel 2022). L'Atalanta, invece, ha offerto 8 milioni allo Spezia per Martin Erlic (23). Il principale obiettivo della Dea per la difesa sarebbe Takehiro Tomiyasu (22) del Bologna, ma per il giapponese in pole c'è il Tottenham. Caos a Firenze: la bandiera Giancarlo Antognoli lascia i viola. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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