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Tokyo 2020, la fuga dalla Olimpiadi di Liz Cambage: "Attacchi di panico, terrore per la bolla anti-Covid"

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Il Covid ha avuto delle conseguenze devastanti. E non solo a livello fisico, ma anche mentale. Lo prova il fatto che una delle sportive più forti degli ultimi anni, la leader della nazionale australiana di basket Liz Cambage, abbia deciso di rinunciare alle Olimpiadi di Tokyo 2020. E il motivo ha a che fare proprio col coronavirus: l'atleta ha il "terrore" della bolla anti-Covid. L'Australia - arrivata al bronzo a Londra 2012 e all'argento mondiale nel 2018 - perde così una delle sue giocatrici migliori, che recentemente era tornata nella Wnba americana con le Las Vegas Aces. 

 

 

 

"Non è un segreto che nel passato abbia lottato con la mia salute mentale e di questi tempi mi preoccupa molto il fatto di trasferirmi in una 'bolla' olimpica. Niente famiglia. Niente amici. Niente tifosi. Nessun sistema di supporto al di fuori della mia squadra. Onestamente per me è terrificante - ha spiegato la Cambage -. Nel mese scorso ho avuto attacchi di panico, non ho dormito e mangiato".

 

 

 

La giocatrice di basket ha rivelato di non voler tornare a prendere medicinali per l'ansia, soprattutto mentre partecipa a una delle competizioni più importanti del mondo: "Conosco me stessa e so che non posso essere la Liz che tutti meritano di vedere giocare con l'Australia. Non adesso almeno. Ho bisogno di prendermi cura di me stessa mentalmente e fisicamente". Il capo della missione australiana, Ian Chesterman, in una nota ha spiegato di comprendere la scelta della Cambage: "Liz ha dato un enorme contributo alla squadra olimpica Australiana in due edizioni dei Giochi. Rispettiamo la sua decisione e le auguriamo di tornare in piena salute".

 

 

 

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