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Euro 2020, Leonardo Bonucci "scarso". Travolto dalle critiche, il fratello sbotta: "Adesso parlo io"

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Gli Europei contro l'Inghilterra fanno ancora discutere. Oltre alla polemica sollevata per il pullman all'aperto e gli assembramenti a Roma post-finale, ecco che ora ci si mettono le critiche a Leonardo Bonucci. Il difensore della Nazionale di Roberto Mancini è stato tra i protagonisti della notte a Wembley in cui l'Italia ha incassato la vittoria, eppure non sono mancate le critiche. E così a zittire i "leoni da tastiera" ci ha pensato il fratello Riccardo. In un lungo post su Instagram si sfoga: "Ne ho lette tante in questi anni, forse troppe. Commenti di una superficialità disarmante scritti con una presunzione che tante volte mi ha lasciato interdetto. Avete sicuramente ragione quando dite che nella mia posizione dovrei fare finta di niente ma a volte è più forte di me: forse perché piace anche a me guardare le partite con gli occhi del tifoso, oppure perché mi diverto anch'io a criticare mio fratello ricordandomi di come interpretavo io il ruolo davanti a quelle 200 persone occasionali". Insomma: "Commenti tecnici degni del miglior Adani che però almeno sa di cosa parla".

 

 

 

Tra le accuse piovute su Bonucci, quella di non essere adatto "alla difesa a 4", "scarso nell'1 contro 1", "sempre sovrastato di testa". Riccardo Bonucci però non ci sta: "Adesso mi tolgo per un attimo i panni del fratello protettivo - prosegue - e indosso quelli del tifoso, o del giocatore di pallone che ancora ricordate per quell'esordio con goal con la maglia della Viterbese: Leonardo Bonucci è stato pazzesco in questo Europeo e ha spazzato via, uno a uno, ogni vostro illustrissimo pensiero. Chissà se avete esultato ieri sera quando Sterling è stato sbattuto letteralmente fuori dal campo quando ha puntato Bonucci in area di rigore. Quando Kane più di una volta ha rinunciato a saltare di testa visto che non la prendeva mai".

 

 

E ancora: "Quando guidava due ragazzi (Spinazzola e Di Lorenzo) che non si sono mai affacciati a palcoscenici così importanti a giocarsi una finale di un campionato Europeo o quando solo a guardarlo trasmetteva sicurezza e tranquillità. Giocare qualche partita tra i professionisti o al campetto dell'oratorio non è il lasciapassare per "sparare" la prima cosa che vi passa per la mente. Come è possibile criticare un calciatore che ha vinto: 9 Campionati italiani; 5 Supercoppe italiane; 4 Coppe Italia; 1 Campionato Europeo. Questo era il commento da tifoso e da ex "pallonaro", ora ritorno ad indossare i panni del fratello maggiore: grazie Leo per averci resi orgogliosi di essere parte di te".

 

 

 

Immediata la replica dell'azzurro, che si fa scivolare le critiche: "Shhhhh…non raccontarla, non ci crederanno ancora che sia vero…e tu lasciaglielo credere. La Storia è scritta. Dovranno avere solo la forza, il coraggio di leggerla. Sempre che siano così coraggiosi. Grazie Fratellone. Ti voglio bene. Come ai tempi, quando venivo allo stadio Enrico Rocchi e ti vedevo segnare e difendere da campione quale sei".

 

 

 

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