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Euro 2020, "Kiricocho". Giorgio Chiellini e l'urlo maledetto: perché Saka ha sbagliato il rigore

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E mentre tutta Italia e l'intera Inghilterra rimaneva con il fiato sospeso in attesa di sapere le sorti degli Europei di Wembley, ecco che Giorgio Chiellini sfoderava la sua arma migliore. Nel momento in cui il giocatore inglese Bukayo Saka stava per calciare il pallone poi parato da Donnarumma, il capitano della Nazionale gridava "Kiricocho". Di cosa si tratta? Una vera e propria maledizione, una sorta di leggenda metropolitana calcistica che ha preso piede 40 anni fa. 

 

 

Tutto iniziò in Argentina nel 1982. Kiricocho era un tifoso argentino (considerato menagramo) dell’Estudiantes, squadra all’epoca allenata dallo scaramantico Carlos Bilardo. Secondo Bilardo e il suo staff, ogni volta che Kiricocho si presentava all’allenamento della sua squadra del cuore, puntualmente arrivava un infortunio. E così l'allenatore decise di trasformare quella sua sfortuna in una sfortuna altrui. La leggenda vuole che Bilardo pagò Kiricocho per mandarlo a seguire tutte le squadre rivali. E così in quel 1982 l’Estudiantes vinse il campionato perdendo una sola partita in tutta la stagione, contro il Boca Juniors, l’unico club non "visionato" da Kiricocho.

 

 

Ed ecco che il suo nome divenne per molti un modo per portare sfortuna. Il dubbio però su chi abbia trasmesso a Chiellini la superstizione sudamericana resta. Molti sospetti ricadono su Paulo Dybala che usò il termine maledetto nel 2019 o su Arturo Vidal che nella Juventus ha giocato dal 2011 al 2015.

 

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