Euro 2020, Byron Moreno e la vergogna-bis contro l'Italia dopo il Mondiale 2002: cos'ha scritto dopo la semifinale
Passano gli anni, ma quanto successo in Italia-Corea del Sud al Mondiale del 2002 è impossibile da dimenticare. Un furfante travestito da arbitro, tale Byron Moreno, decise di mandare a casa una delle nazionali azzurre più forti di sempre con una serie di decisioni da radiazione istantanea: tra espulsioni mancate ai coreani, rigore su Totti punito con simulazione e doppio giallo, gol annullato a Tommasi per fuorigioco inesistente, è parso chiaro a tutto il mondo che quel signore aveva deciso di fare l’impossibile per eliminare l’Italia.
A distanza di 19 anni, una radiazione e un arresto dopo, Byron Moreno adesso tifa per gli azzurri. Si è reinventato commentatore calcistico e su Twitter ha festeggiato la vittoria della nazionale di Roberto Mancini ai danni della Spagna: “Grande Italia, finalista di Euro 2020, complimenti. L’obiettivo è diventare campioni”. Un classico esempio di avere la faccia come il c***o. Ma non c’è nulla da stupirsi quando si parla di un uomo che è stato radiato per un altro arbitraggio pilotato e poi arrestato dopo essere stato sorpreso con 6 chili di cocaina.
Nel 2002 persino una leggenda come Paolo Maldini perse la calma: “È uno scandalo - dichiarò - uno scandalo. Noi ci siamo sempre comportati bene, ma non è giusto sopportare in silenzio tutte queste ingiustizie. È ora che ci facciamo sentire. Non avrei mai pensato di chiudere così”. Effettivamente con un arbitraggio lecito l’Italia non avrebbe mai perso contro quella mediocre Corea del Sud.