Euro 2020, Italia in finale di rigore: sofferenza e tripudio, rivincita contro la Spagna 9 anni dopo
L’Italia è in finale a Euro 2020. Battuta la Spagna 5-3 ai calci di rigore, 'vendicata' la sconfitta in finale di nove anni fa. Così gli azzurri cancellano definitivamente il momento più buio, quello della mancata qualificazione ai Mondiali, e completano il percorso avviato da Roberto Mancini. La finale è un premio che questa squadra si è conquistato con merito, non a caso è l'unica che ha vinto tutte le partite fin qui disputate a Euro 2020. La Spagna di Luis Enrique si è confermata terra di maestri del calcio, costrigendo l'Italia a rinunciare al pallino del gioco, a soffrire e ad attaccare con armi diverse. Gli azzurri sono stati a dieci minuti dalla finale, prima di subire il pareggio all'80' a causa di una distrazione che ha creato un buco al centro, ben sfruttato da Olmo e Morata. L'Italia ha però tenuto botta per tutti i 30' supplementari e stavolta è stata brava e fortunata alla lotteria dei rigori, con Donnarumma e Jorginho decisivi.
LA PARTITA
Gli azzurri provano subito a sorprendere la Spagna: al 3’ Barella riceve il pallone da Emerson e lo calcia sul palo, poi arriva la segnalazione di fuorigioco. La squadra di Luis Enrique non si lascia intimorire e prende subito il pallino del gioco, non consentendo all’Italia di sviluppare il solito palleggio. E così al 24’ Donnarumma è costretto a una gran parata su un rigore in movimento calciato da Olmo. Dopo una lunga sofferenza, gli azzurri si accendono sul finire del primo tempo, quando Insigne crea lo spazio per Emerson, che da posizione defilata scarica il sinistro ma viene respinto dalla traversa.
In avvio di ripresa lo spartito dell’incontro non cambia, con l’Italia in difficoltà ma non di certo doma. Ed è proprio al termine di una delle rare azioni insistite che gli azzurri vengono premiati: Chiesa approfitta di un rimpallo, rientra in area e col destro a giro fa 1-0. La squadra di Mancini continua a giocare sulle ali dell’entusiasmo e al 68’ va vicina al raddoppio con una combinazione tra Chiesa e Berardi: quest’ultimo calcia bene da posizione defilata ma trova la risposta di Unai Simon. Il pallone inizia a pesare, la fatica si fa sentire e la Spagna con l’inserimento dei due attaccanti - Morata e Moreno - si gioca il tutto per tutto: all’80’ arriva la doccia fredda per gli azzurri, che si fanno bucare al centro da Olmo, bravo ad imbucare Morata, che davanti a Donnarumma ha siglato l’1-1 con freddezza.
L’Italia resiste fino ai supplementari, dopodiché si limita a contenere la Spagna e a cercare la profondità in ripartenza. Gli avversari si confermano più pericolosi e nel giro di tre minuti spaventano gli azzurri due volte: al 98’ con un tiro potente di Olmo respinto da Donnarumma e al 101’ con un sinistro di Llorente murato da Bonucci. Nel secondo supplementare l’Italia prova qualche azione in velocità, ma spesso in fuorigioco. Anche la Spagna inizia a essere stanca e si arriva ai rigori.
Si tira sotto lo spicchio dei tifosi azzurri: Locatelli sbaglia il primo, ma gli azzurri non fanno in tempo a pensarci che Dani Olmo spara alto. Allora il rigore di Belotti, calciato cattivo e potente, dà la scossa giusta e apre una serie di tiri in rete: Moreno, Bonucci e Thiago non sbagliano. Come Bernardeschi, che incrocia forte a mezza altezza il 3-2. Momento decisivo: Donnarumma para il rigore a Morata, che apre il piatto debole, e Jorginho con calma olimpica spiazza Unai e manda l’Italia in finale.