Euro 2020, Azzurri in ginocchio per piacere al Belgio: la scelta di non scegliere
La questione "azzurri in ginocchio" ci ha fatto venire il latte alle ginocchia: non ce la facciamo più, ci ha stufato, è stucchevole, anche un filo patetica, assume giorno dopo giorno i contorni della farsa collettiva e, insomma, andiamo a raccontare l'ultimo capitolo della faccenda più chiacchierata dell'Europeo pallonaro, attualmente in svolgimento. Nella giornata di ieri, a un bel punto, salta fuori il clamoroso annuncio, presentato - non si sa bene perché come "Nota della Figc". Eccolo: «Come ha spiegato Chiellini, la squadra si inginocchierà per solidarietà con gli avversari e non per la campagna in sé, che non condividiamo. I giocatori austriaci non si sono inginocchiati e i nostri sono rimasti in piedi. Se quelli del Belgio lo faranno, anche i nostri saranno solidali con loro». Punto.
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NOTA UFFICIALE?
Queste quattro righe, riportate da Repubblica, fanno imbarazzare/arrabbiare i più al grido di «cioè, noi ci inginocchiamo solo per far piacere ai belgi? Ma in che senso? Pare una barzelletta». Ed effettivamente la motivazione esibita da Chiellini e soci appare piuttosto incredibile: gli azzurri decideranno all'ultimo se restare in piedi o mettersi in ginocchio, ma non per compiace reo non compiacere il movimento Black Lives Matter, semmai per non fare torto ai nostri prossimi avversari. Una sorta di "atto di riverenza" con pochissimo senso e, tra l'altro, avallato e sottoscritto dalla Figc.
Possibile? No. I responsabili della Federazione, in effetti, chiariscono quasi subito che la presa di posizione non è voluta dal "Palazzo", semmai trattasi di libera scelta del gruppo azzurro, riportata in qualche modo ai media. L'inghippo viene ulteriormente spiegato dalla stessa Figc, questa volta tramite un verificatissimo comunicato ufficiale. Eccolo: «La Federazione Italiana Giuoco Calcio, nel ribadire il suo impegno incondizionato e quello di tutti gli Azzurri contro il razzismo e ogni discriminazione, ha ritenuto opportuno lasciare alla squadra la libertà di aderire alla campagna Black Lives Matter.
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Come già affermato dal Presidente Gabriele Gravina non più tardi di una settimana fa, la FIGC ritiene che l'imposizione di qualsivoglia comportamento rappresenti in sé una forma di prevaricazione e sostiene la scelta della squadra in occasione delle gare di UEFA Euro 2020, compresa quella con il Belgio di venerdì prossimo. Il giudizio sulla sensibilità di tutti i membri della Nazionale italiana in difesa dei diritti della persona umana è nel dna azzurro, come provano molteplici iniziative e dichiarazioni in tal senso, e non può essere subordinato all'adesione ad una, non l'unica, manifestazione di sostegno alla lotta anti -razzista». Insomma, un bel delirio.
PALLA IN TRIBUNA
In pratica la Federazione con una mossa strategica degna di uno scacchista, ribadisce che l'unica "imposizione" è quella di "non imporre" per evitare che ogni genere di "imposizione" venga vissuta come una "prevaricazione", cosa per cui si battono gli stessi promotori del Black Lives Matter. In qualche modo, una genialata (qualcuno direbbe "supercazzola"). Morale, a tre giorni da una partita di calcio ci ritroviamo a parlare di quel che faranno gli azzurri prima della partita stessa e il dato di fatto è che ormai, qualunque cosa accadrà, la vivremo non come la legittima scelta dei singoli di aderire a una campagna contro il razzismo, ma come la scelta collettiva presa per evitare di dare fastidio ai nostri avversari di turno.
Pensa te che roba. E sapete perché siamo arrivati a questo punto? Esatto, per colpa della politica e di chi, un bel giorno, ha detto «o tutti o nessuno» e così facendo ha trasformato un gesto simbolico in un'imposizione dalla quale smarcarsi. Paradossale domandona finale: ma Bernardeschi, Be lotti, Emerson Palmieri, Pessina e Toloi, ovvero gli azzurri che si sono inginocchiati prima del match con il Galles (quando ancora si poteva decidere in autonomia), avranno la libertà di rifarlo o dipendono anche loro dal Belgio? Rispondere «tanto non partiranno titolari» non vale.
Ps. A prescindere da come andranno le cose venerdì sera, è bene ricordare che, in ogni caso, «cercheremo sicuramente di combattere il nazismo in altri modi, con iniziative insieme alla federazione nei prossimi mesi» (cit. capitan Giorgio Chiellini).