Euro 2020, Cristiano Ronaldo e l'indiscreto:"Sombrero e tacco, un tonto. Chiedete ai tedeschi cos'è successo dopo"
"Un tonto". Rivolta in Germania contro Cristiano Ronaldo. Tutta colpa del sombrero e colpo di tacco no look rifilati al povero Rudiger in Portogallo-Germania. a Euro 2020. I portoghesi stavano vincendo 1-0 e secondo molti proprio quel gesto irridente ha scatenato la reazione rabbiosa dei tedeschi, poi vincitori per 4-2. E ora il Portogallo dovrà giocarsi la qualificazione contro la Francia di Mbappè, nell'ultima partita del cosiddetto "girone di ferro" che comprende anche i padroni di casa dell'Ungheria.
Ronaldo, che aveva aperto le danze pochi minuti prima con il suo terzo gol in due partite, è stato duramente criticato, tra gli altri, dall'ex nazionale tedesco Dieter Hamann: "Credo sia una cosa senza senso. Si alza il pallone, finta e poi passa il pallone di tacco senza guardare. È incredibile e sappiamo che sa farlo ma penso che così stia sminuendo il suo rivale - ha detto l'ex Liverpool ai microfoni dell'emittente Rte - In quel momento il Portogallo vinceva 1-0... Lui è il migliore con Messi, ma è sembrato un ‘tonto’. Se chiedete ai giocatori tedeschi, vi diranno cosa hanno pensato...". Un virtuosismo tecnico rivelatosi, forse, un boomerang: "Cosa stava cercando di ottenere? Forse ha significato l’inizio della rimonta tedesca".
Il fenomeno della Juventus è sulla graticola anche perché, a fine partita, si è fermato a parlare a lungo con Toni Kroos, faro del centrocampo di Germania e Real e suo ex compagno, nonché grande amico, a Madrid. Un indizio sufficiente a suggerire, assicurano i beninformati del calciomercato, un probabile ritorno in Spagna di CR7. "Cristiano se n'è andato da tempo dal Real Madrid e non ci vediamo così spesso - ha smorzato le polemiche lo stesso Kroos -. Non giochiamo contro la Juventus da tanto. Abbiamo parlato brevemente della partita, certo, ma anche delle prossime partite. Gli auguro buona fortuna e spero che si qualificheranno per il prossimo turno insieme a noi. A parte questo, gli ho chiesto come stava. È in Italia da tre anni. Non hai tutto il tempo del mondo dopo la partita e non passi inosservato. Una volta dentro ci siamo anche cambiati la maglia. È stato bello rivederlo".