Christian Eriksen dimesso dall'ospedale: "Installato il defibrillatore cardiaco", ma in Italia non può più giocare
Christian Eriksen è stato dimesso dall’ospedale Rigshospitalet di Copenaghen, dove era ricoverato da sei giorni dopo l’arresto cardiaco di cui era stato vittima nel corso del match tra Danimarca e Finlandia a Euro 2020. A comunicarlo ufficialmente è stata la federazione danese, che ha allegato anche un messaggio proveniente direttamente dal suo centrocampista: “Grazie per tutti i messaggi di vicinanza. È stato incredibile vederli e viverli. L’operazione è andata bene e mi sto riprendendo bene nonostante tutte le circostanze del caso”.
Video su questo argomentoChristian Eriksen, l'operazione che potrà farlo tornare in campo
“È stato veramente bello vedere ancora i ragazzi dopo la fantastica gara che hanno giocato la scorsa notte - ha aggiunto - non c’è bisogno di dire che farò il tifo per loro lunedì prossimo contro la Russia”. A Eriksen è stato impiantato un defibrillatore cardiaco, necessario dopo che la fibrillazione ventricolare ha portato a un infarto: a 29 anni potrebbe essere finita qui la sua carriera, passata decisamente in secondo piano. L’importante è che stia bene e che possa tornare a condurre una vita normale al fianco dei suoi cari.
Anche se non è del tutto escluso che possa tornare a giocare: di sicuro non potrebbe farlo in Italia, dove ha ancora un contratto in essere con l’Inter, dato che il regolamento non consente di scendere in campo con un defibrillatore cardiaco. All’estero però la possibilità di un ritorno non è esclusa, dato che c’è l’olandese Blind che tuttora gioca anche in nazionale con un ICD installato.