Inter, Lukaku e la telefonata a sorpresa: dopo Conte il caos, un retroscena pesantissimo
Ripartire dal totem. Simone Inzaghi, neotecnico dell'Inter, nel marasma del dopo-Conte e nel caos che attanaglia una società appesa a conti e bilancio si aggrappa a Romelu Lukaku, il centravanti belga trascinatore nella cavalcata scudetto. Era l'uomo-spogliatoio di Conte, Inzaghi vuole che lo sia anche con lui. Per questo gli ha telefonato, spiega la Gazzetta dello sport: "Un colloquio cordiale, per conoscersi, per rompere il ghiaccio, per prendere confidenza. Inzaghi ha voluto tranquillizzare il belga sulla bontà del progetto, come avevano fatti già i dirigenti", che nei giorni scorsi avevano contattato il giocatore. Lukaku sarebbe rimasto "sorpreso della chiamata ricevuta" e arebbe dato appuntamento al mister per luglio alla Pinetina.
Sul mercato ci dovrebbero finire in tanti ma non Lukaku. In uscita vengono dati Hakimi e Lautaro Martinez, giovani e dall'alto appeal, due cessioni pesanti ma in grado di colmare e quasi l'obiettivo finanziario di Suning, 100 milioni di euro di utili a stagione per evitare di dover cedere tra 3 anni il club al fondo americano Oaktree, che ha prestato ai cinesi 275 milioni di euro. Il resto del mercato sarà fatto con creatività e sfruttando le occasioni propizie. Compito di Inzaghi, invece, sfruttare quanto può dare la rosa attuale, soprattutto negli elementi meno utilizzati da Conte.
Il "tesoretto" tecnico ed economico, insomma, può nascondersi anche nelle seconde linee. Partiranno probabilmente Vidal e Vecino, mentre Inzaghi vorrebbe puntare su Sensi (ma sull'azzurro ci sono anche Fiorentina di Gattuso e Shakhtar Donetsk di De Zerbi) e su Gagliardini, che già Conte aveva utilizzato spesso e volentieri.