Gigio Donnarumma distrutto da Arrigo Sacchi: "E la riconoscenza? Ha pure baciato la maglia. Che fine rischia di fare", profezia-horror
Prende la mira e apre il fuoco contro Gigio Donnarumma. A sparare, a picchiare durissimo, è Arrigo Sacchi, allenatore di uno dei Milan più gloriosi di sempre, quel Milan che il portiere abbandona al termine di una vicenda e un tira e molla piuttosto imbarazzante. Per lui. Sacchi, commentando la vicenda, non fa sconti: "Pensavo che Donnarumma scegliesse pensando più alla felicità personale che al portafoglio. Ha anche baciato la maglia se ricordo bene...quindi...", commenta sornione in un'intervista a La Gazzetta dello Sport.
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E ancora, l'ex allenatore rossonero aggiunge: "Parlo perché ho avuto modo di incontrare Donnarumma in diverse occasioni e ne ho ricavato l’impressione di un ragazzo più maturo della sua giovane età. Quindi le mie parole nascono un sentimento di stima nei suoi confronti. Stima come uomo e come giocatore. E tuttavia non posso nascondere il dispiacere per questo epilogo". Il portiere, infatti, ha preferito andare in scadenza, rifiutando almeno 8 milioni netti l'anno: andrà via a parametro zero, uno sfregio al Milan che lo ha lanciato, cresciuto e anche ricoperto di denari.
Arrigo Sacchi insiste poi sul concetto di riconoscenza: "Se lui si trovava bene al Milan, il club che lo ha fatto crescere e lo ha valorizzato, doveva restare. Nella vita esiste anche il senso di riconoscenza nei confronti di chi ti ha dato una possibilità importante e questa era l’occasione per dimostrarlo. Inoltre, cosa che non va dimenticata, il club gli aveva proposto un contratto ricco. Quindi mi chiedo: perché andare via? Perché forzare la situazione?".
Infine, l'allenatore si spende in una mezza profezia sul futuro di Donnarumma: "Ci sono esempi, restando nel mondo del Milan, che sono abbastanza significativi. Parlo dei casi di Shevchenko e di Kakà. Il primo, per i soldi, decise di andarsene al Chelsea. Il secondo, sempre per una questione economica, scelse il Real Madrid. Entrambi fallirono. Andare via da un posto dove sei amato è sempre un rischio. Io, francamente, non capisco come si possa lasciare il certo per l’incerto in nome del denaro", conclude Arrigo Sacchi. Il messaggio a Donnarumma è arrivato, forte e chiarissimo.