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Charles Leclerc, dalla Ferrari alle auto volanti: la profezia dopo Montecarlo, "se Elon Musk ha un posto..."

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Charles Leclerc dice la sua in occasione del lancio di Italian Tech, il nuovo content hub di GEDI. Il giovane talento della Ferrari svela la sua visione sul futuro dell'auto e della mobilità. "Ad ogni errore faccio un processo di analisi per capire, così provo a non farlo più ma a quel punto cerco anche di cancellarlo dalla testa. E quando ci riesco sono più forte. Ma non è sempre stato così. In passato ero diverso, ero molto severo con me stesso, invece di essere costruttivo, mi deprimevo. Ma ci ho lavorato tanto e adesso imparo dai miei errori".

 

 

 

 

Leclerc guarda avanti però e dice la sua anche sul mondo dopo la pandemia per il coronavirus, che ha sofferto sulla propria pelle: "Spero che un giorno la vita tornerà quella di prima. Io personalmente non sono cambiato, ho cambiato abitudini certo, ma sono fortunato perché grazie alla Formula 1 ho continuato a viaggiare". Sull'azzerare le emissioni inquinanti entro il 2030: "È un obiettivo molto molto buono. Ottimistico, ma è così che dobbiamo vedere le cose. Tutti dobbiamo fare la nostra parte, eliminando la plastica nei paddock e con motori sempre meno inquinanti. È la strada giusta. Io sono per le auto elettriche. La salute del pianeta è la priorità ma il motore termico avrà sempre un posto nel futuro, con versioni ibride e benzine verdi sempre più spinte", spiega nella intervista a Repubblica.

 

 

 

Ha una idea precisa sulle auto elettriche: "Anche a me di dover fare 3-400 chilometri in strada e pensare, va bene, anche se mi piace stare al volante perché non farsi guidare da un sistema di intelligenza artificiale sicuro? Ma alla fine a me piace così tanto stare alla guida che mi vedrei male a schiacciare un pulsante e fare il passeggero. Sarebbe bello viaggiare su delle auto volanti, magari tra dieci o quindici anni. In fondo i droni sono piccole macchine volanti. Se Jeff Bezos e Elon Musk iniziano a reclutare turisti spaziali e hanno un posto libero ci vado volentieri! Per me è un sogno, ne parliamo spesso con la mia famiglia", rivela affascinato dalla prospettiva.

 

 

 

 

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