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Inter, Antonio Conte verso il Tottenham. E Suning ha già scelto l'erede: nome a sorpresa

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Terremoto in casa nerazzurra: Non è bastata la vittoria del 19esimo Scudetto per convincere Antonio Conte a restare sulla panchina dell'Inter anche per la prossima stagione. Dietro al divorzio tra Conte e il Club della madonnina ci sarebbe il Tottenham. Secondo quanto lascia trapelare la Stampa, il club londinese ha offerto un contratto da capogiro all'ex commissario tecnico della Nazionale. Sul piatto una cifra che si aggira attorno ai 15 e i 20 milioni di euro all'anno, molto di più dei 13 milioni attualmente percepiti da Conte alla guida dei nerazzurri. In seguito all'esonero di José Mourinho, il Tottenham ha chiuso con un deludente 7° posto in Premier League e avrebbe individuato nel tecnico leccese il profilo giusto per riportare in auge lo storico club.

 

 

Le prospettive offerte dall'Inter, stipendio a parte, non hanno convinto Conte. La squadra è chiamata a centrare un passaggio del turno a fase eliminatoria della Champions dopo i tre fallimenti consecutivi delle scorse competizioni. Inoltre, Conte non avrebbe nemmeno la certezza di potersi disputare il torneo con i suoi pezzi da novanta, nonostante la recente chiusura del finanziamento con la società Oaktree Capital. Gli Spurs incasserranno 162 milioni in diritti televisivi dalla stagione appena conclusa, di cui 20 sono già destinati alle tasche di Antonio Conte. 

 

 

Sembra quindi battuta la concorrenza del Real Madrid, che ora dovrebbe virare su Massimiliano Allegri per sostituire un Zinedine Zidane in partenza. A dare il cambio a Conte sulla panchina nerazzurra potrebbe essere l'attuale allenatore della Lazio, Simone Inzaghi. L'allenatore piacentino garantirebbe continuità sotto il punto di vista del modulo, un 3-5-2ormai ben oliato da Conte e di cui Simone Inzaghi si è già fatto degno interprete con i biancocelesti. Per questo motivo, Inzaghi sarebbe in pole, prima ancora di Sinisa Mihajlovic. Resta soltanto da capire quali giocatori avrà a disposizione Inzaghi dopo un suo eventuale approdo all'Inter. Il mercato si annuncia complicato e, di fronte a questo scenario, risulta ancora più difficile comprendere la scelta di Suning di non vendere il club al fondo londinese BC Partners per la cifra di 800 milioni offerti tra febbraio e marzo. 

 

 

 

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