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Superlega, la Juventus trema: "La Uefa apre il procedimento disciplinare", ribaltato il verdetto del campo?

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Dopo qualche settimana di pausa di riflessione, nella serata di martedì 25 maggio 2021, l'Uefa ha dichiarato di avere aperto un procedimento disciplinare nei confronti di Juventus, Barcellona e Real Madrid. In seguito all'annunciazione della Superlega esclusiva ad aprile, erano immediatamente fioccate le critiche, praticamente dall'intero mondo del calcio. Tanto che ben 9 delle 12 squadre che avevano aderito, hanno rapidamente ritirato la propria iscrizione al torneo esclusivo. L'8 maggio, il numero 1 dell'Uefa Aleksander Ceferin aveva raggiunto un accordo con le altre 9 squadre, per evitare che queste potessero essere escluse dalle Coppe per due anni, come inizialmente minacciato dall'organo calcistico. 

 

 

"A seguito di un'indagine condotta dagli ispettori Etica e Disciplina dell'Uefa in relazione al cosiddetto 'progetto Superlega', un procedimento disciplinare è stato aperto contro" le tre squadre per "potenziale violazione del quadro legale Uefa. Ulteriori informazioni saranno fornite a tempo debito" si legge in una nota ufficiale diramata dall'Uefa e riportata dal Corriere della Sera. Manchester United, Manchester city, Liverpool, Tottenham Hotspur, Chelsea, Arsenal, Milan, Inter e Atletico Madrid avevano repentinamente fatto marcia indietro, una volta annusate le penalizzazioni minacciate dai maggiori organi di governo del calcio europeo.

 

 

A rimanere della sua posizione invece sembra essere rimasto soltanto Florentino Perez, presidente del Real Madrid e fautore insieme ad Andrea Agnelli della competizione scissionista. In seguito alle prese di posizione di Ceferin e Infantino, Perez ha minacciato di fare ricorso alla Corte di Giustizia dell'Unione europea per "Abuso di posizione dominante". Secondo quanto riportato da As alcune settimane fa, l'ordinanza che rimanda gli atti alla corte di Lussemburgo risale all'11 maggio dinanzi alla Cgue e intende chiarire se la posizione di Fifa e Uefa sia effettivamente dominante e abusiva, come dettato dall'ordinanza del 20 aprile con la quale la Super League Company SL ha citato in giudizio le due organizzazioni calcistiche. La questione potrebbe essere ritenuta dai giudici una violazione delle clausole compromissorie che le squadre sottoscrivono per partecipare alle diverse competizioni. 

 

 

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