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Morto Max Mosley, addio all'ex "Re" della Formula 1 travolto dal nazi-scandalo: aveva 81 anni

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All'età di 81 anni è morto Max Mosley, che è stato per tanti anni il presidente della Fia (Federazione Internazionale dell'Automobile). Mosley è stato uno dei dirigenti più importanti nella storia del Circus: con Bernie Ecclestone ha cambiato il mondo della Formula 1, facendola diventare uno degli sport più importanti e appetiti (dal punto di vista finanziario) del mondo.

 

 

Era figlio di Sir Oswald, un politico che negli anni '40 in Inghilterra fondò un partito fascista. Nonostante fosse stato in pratica messo al bando, come tutta la sua famiglia, Mosley si era laureato cercando di diventare un pilota, avendo però risultati modesti. Guidò anche una Williams, ma non ebbe fortuna come corridore. Rimase in Formula 1 lavorando per la March e successivamente fondò la FOCA con Ecclestone, Williams e Tyrrell.

 

 

 

I tre creano un ‘associazione che farà parte della Fia e che proverà a far aumentare i guadagni delle scuderie. E successivamente con la FOCA Mosley darà il là al ‘Patto della Concordia', per gestire il lato economico e commerciale della Formula 1. Nel 1991 succede a Jean-Marie Balestre ed è il presidente della FISA che si accorpa alla FIA e viene eletto presidente anche nel 1997, nel 2001 e nel 2005. Chiude la sua carriera a causa di uno scandalo sessuale, in cui come rivelerà un tabloid inglese in un video di cinque ore si atteggia a comandante di un lager nazista durante una "depravata orgia in stile nazista",  dando ordini in tedesco alle prostitute nude o seminude, frustandole e poi a sua volta "godendo a farsi frustare a sangue". Si dimetterà nel 2008 cedendo il posto a Jean Todt.

 

 

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