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Charles Leclerc, "schianto conveniente". Mercedes, il team-radio della vergogna: fino a dove si spingono contro la Ferrari

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Il sipario sul gp di Montecarlo è calato da ore, con la strepitosa vittoria di Max Verstappen e il grande secondo posto di Carlos Sainz su Ferrari. Eppure, continua a far rumore la vicenda che riguarda Charles Leclerc, che nel gp di casa non è neppure riuscito a partire. Dopo una strepitosa pole, il ritiro nel giro di posizionamento. Un ritiro su cui è però mistero: a cosa è dovuto, davvero? Al cambio, così come sosteneva Leclerc nel team-radio, oppure ad altro, così come poi puntualizzato dalla Ferrari?

 

Di certezza, seppur non granitica, ve ne è una soltanto: senza lo schianto di sabato in qualifica, probabilmente Leclerc avrebbe potuto partire e condurre la sua gara. Schianto, lo si ricorda, che è arrivato dopo che il monegasco aveva messo a segno un super-tempo che gli era valso la pole-position provvisoria. Schianto in seguito al quale le qualifiche erano state interrotte, proprio mentre Valtteri Bottas stava per lanciarsi nel suo giro veloce, insomma nel giro che potenzialmente poteva valergli la pole. Anche Verstappen ha dovuto abortire i suoi tentativi di strappare la prima piazza in griglia.

 

Sabato, a caldo, nessuno aveva accusato Leclerc di essersi schiantato di proposito proprio per "cristallizzare" la pole position. Un'accusa folle che però, si apprende, è piovuta da parte di Riccardo Musconi, ingegnere di pista di Valtteri Bottas. Un team radio di cui si apprende ora, un messaggio destinato a far discutere: "Bandiera rossa. Bandiera rossa. Mantieni positivo il delta. Allora, Leclerc l'ha schiantata, convenientemente, all’uscita di curva 16", ha affermato l'ingegnere.

Chiarissimo il riferimento all'intenzionalità di Leclerc, quel "convenientemente" pronunciato rivolgendosi a Bottas. Da par suo, il finlandese non raccoglie la tesi del meccanico: "Quel giro sarebbe stato quello", replica con rammarico, riferendosi al fatto che avrebbe potuto strappare la pole. "Sì, sei stato sfortunato Valtteri, ma grande lavoro", replica Musconi. E il pilota Mercedes: "Ero così pronto". Restano le accuse, velate, dell'ingegnere a Leclerc. Accuse che non stanno né in cielo né in terra: lo schianto, di fatto, lo ha costretto a non gareggiare e a rinunciare alla pole. Quale convenienza?

 

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