Roberto Mancini e Gianluca Vialli, trent'anni dopo: ciò che non avevano mai rivelato sullo scudetto della Samp
Gianluca Vialli e Roberto Mancini sono ormai una coppia inseparabile. Oggi impegnati nel settore tecnico della Nazionale azzurra, in passato erano invece acclamati dai tifosi blucerchiati come i "gemelli del goal". Domani, mercoledì 19 maggio, saranno passati trent'anni da quella incredibile stagione 1990-91, quando la Sampdoria alzò al cielo l'unico Tricolore della sua storia. I "gemelli" hanno deciso di ricordare quell'incredibile anno con un libro che raccoglie gli aneddoti del corso blucerchiato. La bella stagione (Mondadori, 252 pagine, 19 euro, che sosterranno la Gaslini Onlus), scritto da Gianluca Vialli e Roberto Mancini, ma anche da tutti gli altri calciatori di quella storica rosa guidata da Vujadin Boskov, è un viaggio nel passato del mondo calcistico.
Un passato che racconta i valori del calcio di una volta: un gruppo di amici dentro e fuori dal campo che, guidati da Boskov e con la passione del presidente Paolo Mantovani, resero "possibile l'impossibile". "Per noi" spiega Vialli, ora capo delegazione della nazionale "ogni scusa è buona per fare cose insieme. Dunque non potevamo a distanza di trent'anni lasciarci sfuggire la possibilità di lavorare insieme su questo progetto condiviso". Vialli spiega poi come è nata l'idea, circa un anno e mezzo fa: "Tutti si sono innamorati di questa idea, che racconta e spiega i valori fondamentali di un'impresa unica costruita su valori come altruismo, amicizia, condivisione, lealtà e fedeltà. Collegando a ciò una finalità benefica".
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Un'impresa quella della Sampdoria, che nel calcio di oggi sembra irrealizzabile, escluse clamorose sorprese, di questi tempi più uniche che rare: "Se un giorno dovessi avere la fortuna di gestire un club, spero di avere la forza per gestirlo con lo stesso equilibrio di Paolo Mantovani, fra parte emozionale e aspetti finanziari -spiega un emozionatissimo Gianluca Vialli- Sono molto legato al calcio come emozione, quando succedono fatti simili a quel che accadde alla nostra Samp. Penso al Leicester in Premier League o all’Atalanta". Eccezioni a parte, i tempi di Mancini, Vialli e compagni, sembrano ormai soltanto un dolce ricordo.
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