Milan, Mario Sconcerti ci va giù pesante: "Spiace vederli così, cosa pagano". Riaperto il discorso Champions: chi è favorito ora
Bastava una vittoria contro il Cagliari per chiudere il discorso qualificazione in Champions League, ma i tre punti non sono clamorosamente arrivati. E ora, nell'ultima a Bergamo contro l'Atalanta, il Milan dovrà vincere onde evitare di cedere il posto europeo alla Juventus, ora di nuovo in partita. "La Juve ha sofferto e vinto, mentre il Milan non ha giocato" scrive Mario Sconcerti sul Corriere della Sera. "Dispiace vedere un progetto di squadra fermarsi con queste frequenze, quasi interrompersi, perché il Milan ha fatto tanto in stagione, ma sta pagando la sua incompiutezza." prosegue Sconcerti.
"La Juve non è mai diventata una squadra, ma il Milan non ha mai imparato a far quadrare la squadra che ha costruito. Ha perso 25 punti a San Siro. Questo alla fine rilegittima la candidatura della Juve nonostante il suo mezzo disastro" commenta il giornalista sportivo. Eppure, "mezzo disastro" riguardo a una squadra che ha perso 4 punti per strada con il Benevento sembra un eufemismo. Senza parlare delle polemiche in seguito alla discussa conduzione di gara di Calvarese: 2 rossi, 3 rigori, 3 consulte al Var, sbagliando praticamente tutte le decisioni che si potevano sbagliare. Alla faccia della tecnologia in campo. "Se questo è il calcio?" verrebbe da chiedersi.
Gigi Buffon, l'indiscrezione di Luciano Moggi: carriera finita? Proprio no: scenario clamoroso
Tuttavia, "il Milan si trova a dover vincere a Bergamo e a discutere con colori diversi l'intero cammino -dice Sconcerti- È un risultato quasi irrispettoso per i danni che può portare" commenta e aggiunge che "Ora la Juve è la nuova favorita". I rossoneri dovranno sudare le cosiddette sette camicie a Bergamo e portare a casa i 3 punti, poi si ragionerà sui tasselli in campo da sistemare. Per Sconcerti, "Calhanoglu è un possibile grande giocatore ma non incide mai abbastanza. Leao è sempre una splendida tentazione irrisolta, difficile decida una partita". Ibrahimovic è sempre più fragile. In caso la qualificazione in Champions dovesse infine arrivare, ai rossoneri servono certezze. Tipo Rebic.
Il Sassuolo vince a Parma 3 a 1 e spera ancora nell'Europa League