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Pallavolo, Paola Egonu portabandiera dell'Italia alle Olimpiadi di Tokyo? "Sono pronta. Facciamola questa rivoluzione"

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"Sembro una pantera e invece, sotto sotto, sono una bambina di 22 anni che desidera persone vere al suo fianco, che ogni tanto ho i miei momenti di debolezza e allora mi prende la voglia matta di stare a letto tutto il giorno, senza fare nulla" racconta Paola Egonu, la pallavolista più forte in circolazione. Veneta, alta 189 cm per 79 kg, Egonu colpisce il pallone a 3,44 metri da terra. Le sue radici, la religione, la vita amorosa: in una intervista concessa al Corriere della Sera, Paola Egonu ha rivelato moltissimo della sua vita personale. 

"Fisicamente sono papà: alta, longilinea, forte. Anche di viso, gli somiglio moltissimo. Vorrei avere la sua compostezza nei momenti difficili, la dote di non perdere mai la lucidità. E invece, emotivamente, sono tutta mamma: ho ereditato il suo lato sentimentale, l'empatia, la lacrima facile" confessa la pallavolista e riguardo al piangere rivela: "Mi capita, però amo più ridere. Quando guardo le serie K-drama coreane, per esempio, di cui vado pazza, una passione condivisa con mia sorella Angela. Dieci puntate per darsi un bacio, intanto non succede mai niente. Mi piace l'idea asiatica della lentezza, quell'essere un po' alieni e stralunati, come me".

 

 

La lentezza non è proprio una delle caratteristiche di una partita di volley... "Esatto. La mia giornata di relax ideale è orrizzontale, a letto. Caffè tra le lenzuola, serie tv a raffica, Tik Tok, video buffi, telefonate ai miei e alle amiche... Sono capace di non alzarmi per ventiquattrore filate" dice sorridendo Paola Egonu. La sportiva ricorda poi la sua infanzia passata a Cittadella: "Avrò avuto 8 anni, vado da Ambrose: papà, voglio diventare suora come la zia Loreto, gli dico. Avevamo l'abitudine di passare almeno una settimana all'anno a Roma con lei in convitto, travolgevo la zia di domande sui grandi temi della vita e lei sapeva rispondere a tutto: i riti della comunità religiosa mi affascinavano". La risposta del padre? "Va bene Paola, okay, tanto domani avrai già cambiato idea! È andata così, infatti".

Meglio così. Quest'anno a Conegliano ha vinto tutto quello che poteva vincere e ad agosto c'è un oro olimpico da conquistare: "Mi piace pormi obiettivi alti. Con Daniele Santarelli, coach a Conegliano, avevamo stretto una promessa: lui mi aiutava a vincere lo scudetto, io lo aiutavo a vincere la Champions". Egonu è la miglior giocatrice in Europa con 40 punti: "Dopo ogni partita mi faccio sempre un piccolo esame di coscienza: mi rivedo, esamino gli errori, spesso mi arrabbio. In finale contro Istanbul ho sbagliato l'ultimo punto del terzo set: tragedia! Sono una perfezionista in tutto. Anche all'Università: se non mi sento super preparata, non do l'esame. Devo sapere tutto, non mi accontento". 

 

 

Come vive il mix di cultura italiana e nigeriana?  "Diciamo che quando sono strana o folle o buffa per le mie amiche italiane sono tipicamente nigeriana e per le mie amiche nigeriane sono tipicamente italiana! Nella squadra sono quella che attacca sempre, anche perché non sono capace di fare altro! Super aggressiva, però fuori dal campo mi trasformo. Macché tigre: amo stare con me stessa, il massimo che reggo in compagnia sono un paio d'ore. Poi time out, ragazze, vi saluto, ciao" commenta la pallavolista. 

Cos'è invece la libertà per un'atleta come Paola Egonu? "Esprimermi per ciò che sono e sento senza essere etichettata". "Ho ammesso di amare una donna (e lo ridirei, non mi sono mai pentita) e tutti a dire: ecco, la Egonu è lesbica. No , non funziona così. Mi ero innamorata di una collega ma non significa che non potrei innamorarmi di un ragazzo, o di un'altra donna. Non ho niente da nascondere però di base sono fatti miei. Quello che deve interessare è se gioco bene a volley, non con chi dormo" e sull'amore presente dice "Ora non c'è. Io sono una pazza che si innamora a prima vista, bang, in due secondi. Non sto lì a pensarci, parto come un treno. Poi prendo anche i miei bei due di picche, batoste micidiali, però almeno me la vivo al cento per cento, senza rimorsi".

 

 

Paola Egonu sarebbe inoltre nelle short list del Coni per il ruolo di portabandiera dell'Italia ai Giochi Olimpici di Tokyo 2021, la decisione ufficiale arriverà nella giornata di giovedì 20 maggio: "Sarebbe fantastico -commenta Egonu- un onore pazzesco. Wow, poi potrei morire anche subito! Mi piacerebbe prendermi sulle spalle questa responsabilità, davvero: io, di colore, italiana e la bandiera. L'ignoranza e certe cose del passato hanno bisogno di un taglio netto. Sono pronta. Facciamola, bum, questa rivoluzione!".

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