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Superlega, Uefa apre un'inchiesta: "Cosa rischiano Juve, Real e Barça", la fine del calcio come lo conosciamo?

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Il caso legato alla Superlega è tutt’altro che chiuso: anzi, adesso si entra nel vivo perché ci saranno ripercussioni. Dei dodici club fondatori, in nove hanno fatto ammenda e sono rientrati nei ranghi, mentre Juventus, Real Madrid e Barcellona non hanno ancora mollato il progetto. E per questo su di loro potrebbe abbattersi il pugno durissimo della Uefa, che oggi ha ufficialmente aperto un’inchiesta disciplinare in merito alla loro adesione alla Superlega. 

 

 

L’organismo europeo ha nominato ispettori etici e disciplinari che si assumeranno la responsabilità di portare avanti questa indagine. “Ulteriori informazioni su questo argomento verranno comunicate a tempo debito”, ha fatto sapere la Uefa, che non ha voluto specificar nemmeno di quale “potenziale violazione del quadro giuridico” sono accusati i tre club rimasti fedeli alla Superlega. Inoltre non è stato fornito alcun calendario delle indagini, anche se solitamente le accuse disciplinari seguono di almeno tre settimane la nomina degli ispettori. 

 

 

In attesa di capire come si muoverà la Uefa, Barcellona, Juventus e Real Madrid avevano già pubblicato un comunicato congiunto nei giorni scorsi. I tre club avevano parlato di “inaccettabili pressioni e minacce” ma si erano anche detti disponibili a dialogare e trattare. Intanto però sullo sfondo resta la concreta possibilità che le tre squadre “ribelli” vengano escluse per due anni dalle coppe, dando vita a quella che si prospetta una lunga battaglia legale. 

 

 

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