Juventus, "Andrea Pirlo esonerato tra poche ore". Indiscrezione-terremoto: rabbia Elkann, chi lo sostituisce
Non si dimette, Andrea Pirlo, ma Andrea Agnelli potrebbe esonerarlo tra poche ore. La sconfitta della Juventus per 3-0 contro il Milan, in casa, segna il punto più basso della stagione e degli ultimi 10 anni di storia bianconera: la Signora non si trovava fuori dalla zona Champions nel girone di ritorno dal 2011, ultimo anno prima del dominio.
Tracollo Juve: il Milan vince 3-0 lo spareggio per la Champions e aggancia l'Atalanta
Secondo il quotidiano torinese La Stampa, a 3 giornate dalla fine, a -1 dal Napoli quarto ma con una situazione psico-fisica devastata, i dirigenti bianconeri potrebbero tentare il colpo della disperazione: via Pirlo, dentro il suo vice Igor Tudor, già dalla sfida di mercoledì contro il Sassuolo a Reggio Emilia. Di sicuro, invece, Pirlo non ci sarà la prossima stagione, anche se il suo contratto scade il 30 giugno 2022.
"Come dopo Calciopoli". Mughini choc, la Juventus sul precipizio: verso un drammatico scenario
"Avevo visto bene la squadra in allenamento - si è difeso Pirlo nel dopo-gara -, poi gli episodi hanno cambiato la partita. E' difficile spiegare, tante cose non hanno funzionato: devo rivedere la partita e parlare con i ragazzi. Il mio lavoro va avanti, da parte non mi metto: lavoro in una grande società e sapevo di avere delle difficoltà davanti, ma sono sicuro che ne uscirò con la squadra. Continuerò a fare il mio lavoro finché mi sarà consentito, ma pensavo di avere una squadra diversa a disposizione e mi sono dovuto adattare". Parole che molti hanno letto come una critica anche a Cristiano Ronaldo e al mercato della scorsa estate e che di certo non saranno piaciute ai piani alti. Peraltro, le voci di esonero vanno avanti da almeno un mese e mezzo e ieri la sconfitta è arrivata sotto gli occhi attoniti del proprietario John Elkann, che fulminava con lo sguardo la squadra e il presidente, il cugino Andrea Agnelli, in evidente imbarazzo seduto a pochi metri da lui in tribuna. In estate si penserà alla ricostruzione, tra nomi suggestivi (Allegri, Zidane) e più a basso costo (Gasperini): tutto dipenderà da un solo fatto: la Juve sarà in Champions oppure no? E in questo caso, la sentenza dell'Uefa sul caso Superlega peserà in maniera terribile dal punto di vista finanziario, ancora più che su quello sportivo.