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Juventus fuori dalla Champions, Giampiero Mughini: "Momento drammatico, come dopo Calciopoli"

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Il tracollo della Juventus in casa contro il Milan complica terribilmente la corsa alla qualificazione in zona Champions (bianconeri quinti a -1 dal Napoli, calendario più difficile e situazione psicologica pesante) e segna probabilmente la fine dell'esperienza di Andrea Pirlo sulla panchina della Signora. Il motivo della debacle? Semplice, secondo Giampiero Mughini: "In attacco la Juve ha fatto men che il solletico a una difesa del Milan magnificamente disposta e riccamente attrezzata - scrive il giornalista-ultrà a Dagospia -. In attacco il Milan ha messo tre francobolli su altrettante raccomandate senza ricevuta di ritorno che si sono infilate nella cassetta postale della Juve sotto forma di tre gol uno più bello dell'altro". 

Sotto accusa, ancora una volta come accade spesso in questi ultimi mesi, Cristiano Ronaldo: "In attacco la Juve non ha fatto una sola giocata di valore, non un dribbling che creasse superiorità numerica, non un passaggio ficcante che aprisse un tunnel a uno dei nostri, non un tiro che facesse venire i sudori freddi a Donnarumma". Ma Mughini non drammatizza: CR7 p stato "forse il peggiore in campo. Non azzeccava uno stop, un passaggio, un dribbling. Succede".

Resta però la prospettiva concreta del fallimento: "Una Juve distrutta a tal punto da non entrare in Champions sarebbe a un momento drammatico della sua storia, qualcosa di molto vicino a quando dovemmo ricostruire da zero dopo le canagliate di Calciopoli". Anche a fronte di questo scenario, Mughini la prende con filosofia: "Succede, nello sport come nella vita".

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