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Arbitri, terremoto nel calcio italiano: "Chat segrete, così fanno carriera". Qui viene giù tutto

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La Procura di Roma ha ricevuto dei documenti che possono mettere in crisi il sistema arbitrale italiano. Arbitri che accusano altri arbitri per manipolare la graduatoria che determina le carriere e stabilisce chi sale in Serie A e chi invece va a casa. Anche on questo caso giudiziario si parla di una chat: una riservata su WhatsApp tra i componenti della Commissione arbitri di Serie B: "Devi togliere un 8.60 e mettere un 8.70...", "secondo me occorre mettere 8.70 a Sacchi, Fourneau e Abbattista", "8.60 a tutti", "prova Abbattista 8.70", "aspetta a inserirle... ". Queste conversazioni rischiano di mettere in grosso imbarazzo l'Aia e il rischio di una inchiesta che possa sconvolgere il sistema arbitrale è reale.

 

 

 

 

La denuncia è un documento di sette pagine, corredata da otto allegati, portata ai pm romani da due tesserati dell'Associazione italiana arbitri (Aia), il 39 enne varesino Daniele Minelli e il 38 enne fiorentino Niccolò Baroni. Dal 31 agosto 2020  "dismessi" dal Comitato nazionale dell'Aia "per adeguate motivazioni tecniche". In altre parole, perché nel campionato 2019-2020 sono andati peggio degli altri. Marcello Nicchi, all'epoca presidente Aia, comunica che - su una lista di 25 - Baroni si è piazzato 23°, Minelli 24°. Rimangono in B l'ultimo della graduatoria, Ivan Robilotta, e Eugenio Abbattista, arrivato al tetto massimo di 8 stagioni di appartenenza al ruolo. Da queste due esclusioni e queste due altrettante anomale inclusioni, tramite l'avvocato Gianluca Ciotti, Minelli e Baroni fanno accesso agli atti, raccolgono i referti del campionato "e scoprono che Abbattista ha avuto un rendimento eccellente. È passato dalla dismissione, programmata per limiti di permanenza, alla conferma grazie a una super prestazione", scrive Repubblica.

 

 

Per non bocciare Robilotta, per esempio, l'Aia per la prima volta nella sua storia si appella a una norma che permette di salvare le matricole al primo anno anche quando arbitrano male. Minelli e Baroni fanno ricorso. A metà del gennaio scorso scoprono che una manina ha alterato il voto di Abbatista. Alla denuncia sono allegati gli screenshot della chat "Commissione Can B". Secondo l'avvocato Ciotti, ci sono gli estremi della truffa e del falso a carico dei responsabili dell'Aia. "Quanto descritto fa cadere la neutralità di coloro che debbono assicurare il rispetto delle regole sul terreno di gioco".

 

 

 

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