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Filippo Mondelli, addio a 27 anni al campione di canottaggio per un tumore alla gamba

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È morto Filippo Mondelli, campione del mondo di canottaggio nel 2018 nel quattro di coppia: avrebbe compiuto 27 anni il prossimo 18 giugno. Faceva parte in quota atleti del Consiglio nazionale del Coni: Mondelli aveva un osteosarcoma alla gamba sinistra. "Nella sua vita è sempre stato un guerriero", scrive la Federcanottaggio sul suo sito ufficiale. "È stato un ragazzo che ha lottato, gioito e goduto della vittoria più bella, il titolo mondiale sul quattro di coppia conquistato il 15 settembre 2018 a Plovdiv al termine di una gara perfetta. Uno spettacolo straordinario! Un risultato che doveva essere il preludio di altri traguardi sportivi ancora più importanti. E quindi il 31 agosto 2019 è ancora Filippo, con il suo quattro di coppia, a qualificare la barca per le Olimpiadi e vincere la medaglia di bronzo", si legge ancora.

 

 

 

 

 

"Tutto perfetto, tutto andava secondo programmi, ma poi, era il 13 gennaio 2020 e ancora non si percepiva la crisi pandemica, abbiamo dato la notizia che Filippo, il "Pippo nazionale", doveva fermarsi per un problema che pareva si potesse risolvere e permettergli di tornare con i suoi compagni di barca, con la sua nazionale olimpica, e con il piglio giusto è iniziato il suo percorso verso l’agognato recupero. Ma oggi ad un anno, tre mesi e sedici giorni dalla scoperta della grave malattia dobbiamo dare la notizia che mai nella vita avremmo voluto dare: Pippo non ce l’ha fatta!", continua la nota.

 

 

 

"Pippo, da guerriero quale era, è stato vinto da un avversario implacabile che non ha avuto rispetto per la sua giovane età – a soli 27 anni –, non ha avuto rispetto per la sua famiglia e per tutte le persone che lo hanno amato. Saremo noi, insieme a tutti quelli che hanno apprezzato la sua passione per la vita e per il canottaggio, amato per il ragazzo solare che era, condiviso con lui tutto, supportato ogni volta che ne aveva bisogno, gioito con lui per tutte le belle cose che ci ha regalato, a rimanere in rispettoso silenzio per la grave perdita che ha colpito la sua famiglia e tutta la comunità remiera e sportiva nazionale, poiché da poco era stato eletto, il più votato, come componente in quota atleti del Consiglio Nazionale CONI", l'omaggio finale.

 

 

 

 

 

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