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Juventus, Andrea Agnelli scarica Fabio Paratici: "Ha seguito lui la pratica Suarez e Perugia"

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"Ha gestito tutto lui". Andrea Agnelli "scarica" il suo ds Fabio Paratici sul caso dell'esame-farsa di italiano di Luis Suarez all'Università di Perugia, e per la Juventus arriva un'altra botta extra-sportiva dopo il disastro della Superlega. "Non ricordo di essere stato informato – ha spiegato il patron bianconero in relazione a quei fatti -. Ho appreso dell'esame di Suarez dai giornali e ricordo che chiamai il calciatore in un'unica occasione, per ringraziarlo di essersi proposto". Sarebbe stato l'allora bomber del Barcellona, insomma, a proporsi via sms alla Juve. Da quel momento l'accelerazione per fare ottenere all'uruguaiano la cittadinanza italiana con iter "velocizzato" a Perugia. Una volta appurata l'impossibilità di tesserarlo come giocatore comunitario (unica casella disponibile) in tempi utili, la Juve avrebbe bruscamente virato sul ritorno di Alvaro Morata

 

 



Secondo la Procura di Perugia che sta indagando su quell'esame, tutto era "apparecchiato" per far sì che Suarez superasse l'esame nonostante la conoscenza pressoché nulla della lingua italiana. Tra le carte, anche le dichiarazioni rilasciate agli inquirenti da Agnelli lo scorso 26 gennaio. "Tutta la trattativa l'ha gestita Paratici, in quel periodo noi sul mercato ci stavamo muovendo anche su Dzeko. Di Suarez ricordo che durante un pranzo, svolto mi pare a fine agosto, il nostro vicepresidente Pavel Nedved mi disse che il calciatore del Barcellona si era proposto, con un sms, per un ingaggio alla Juventus. All'inizio di settembre fui informato che l'ingaggio era di difficile realizzazione perché era risultato che lo stesso non aveva la cittadinanza comunitaria".

 

 

 

 

"Se venni informato della griglia della proposta contrattuale inviata via email al legale del calciatore? Non ricordo questa mail - ha risposto Agnelli ai pm -. Non mi occupo delle condizioni contrattuali in quanto le negoziazioni sono seguite dall'area sportiva (che fa capo a Paratici, appunto, ndr) e nei limiti del budget assegnato. Ho verificato adesso e ho trovato che la mail era stata inviata e che continuo a non ricordare di aver ricevuto".

Poi l'affare salta, proprio in concomitanza con l'esame di Suarez a Perugia. Una coincidenza temporale che ha insospettito gli inquirenti. "Quando seppi dell'infattibilità? Non ricordo esattamente – ha sottolineato Agnelli -. Penso che fui informato il 14 settembre. Al mio rientro la società si stava già muovendo su Dzeko. La richiesta Uefa? Lombardo (ex dirigente Juve, ndr) mi fece presente di aver formulato tale richiesta per verificare se si potesse inserire un calciatore nelle liste Champions anche successivamente alla scadenza fissata per i primi di ottobre. Tale parere costituisce prova, secondo me, del fatto che il 14 settembre era già chiaro che Suarez non poteva essere tesserato in tempo". La Juventus è coinvolta nell'inchiesta "per interposta persona": tra i 4 indagati, oltre ai vertici e ai professori dell'Ateneo, c'è l'avvocato del club Maria Turco, considerata "concorrente morale e istigatrice" della truffa. Di Paratici si ricorda il coinvolgimento per via di una telefonata con l'amica Paola De Micheli, all'epoca dei fatti ministra dei Trasporti, per chiedere informazioni sulle pratiche di naturalizzazione.

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