Maurizio Pistocchi ha annunciato nel giorno del suo 65esimo compleanno la fine della sua esperienza professionale a Mediaset, dove ha lavorato negli ultimi 35 anni. Il 30 giugno sarà l’ultimo giorno: lo riporta il Corriere della Sera, che ha intervistato l’opinionista e moviolista che ha girato praticamente tutti i programmi sportivi del Biscione e che adesso si è “riciclato” nel ruolo di “fustigatore” su Twitter, dove dice sempre quello che pensa, scatenando spesso delle polemiche accese.
Inter, Samir Handanovic ai saluti? Due nomi per la successione: indiscrezioni nerazzurre
Dopo otto stagioni disputate da titolarissimo con l'Inter, le strade di Samir Handanovic e la società nerazzu...“La mia storia con Mediaset è durata tantissimi anni, ma il rapporto per tanti motivi era stato compromesso da quello che era successo nel 2017”, ha dichiarato Pistocchi al Corriere della Sera. “Adesso abbiamo trovato un accordo - ha aggiunto - che è una via sempre migliore rispetto a litigare”. Inevitabile che Pistocchi sia scontento dopo essere stato messo un po’ da parte negli ultimi anni: “Sono dispiaciuto ovviamente per quello che è accaduto dopo 35 anni nella stessa azienda e dopo una storia professionale come quella che ho avuto. Sono stato tra i fondatori dello sport a Mediaset da quando sono arrivato nel 1986”.
Zlatan Ibrahimovic, il rinnovo col Milan ai raggi X: le clausole legate a presenze (e scommesse)
Dopo settimane di lunghe trattative, alla fine è arrivata l'ufficialità del rinnovo di contratto a Zla...Il Corriere ha voluto approfondire la questione del presunto veto che la Juventus avrebbe posto su Pistocchi, ritenuto giornalista sgradito: “Nessuno ha mai smentito questa ricostruzione, quindi evidentemente era vera. Certo è perlomeno strano che un’azienda preferisca pagare dei collaboratori esterni piuttosto che utilizzare un suo dipendente ‘storico’ come è successo negli ultimi 4 anni. E comunque mi meraviglia che un giornalista che si occupa di un aspetto importante ma tutto sommato marginale nella vita sociale ed economica del Paese sia ritenuto così pericoloso da dover essere epurato”.