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Superlega, il presidente del Lione contro Andrea Agnelli: "Ci ha presi in giro, ora non possono rientrare come nulla fosse"

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Il presidente del Lione Aulas ha rilasciato una intervista a L'Equipe nel quale spiega alcuni retroscena sulla telenovela Superlega. Aulas ha raccontato come venerdì si sia svolto un consiglio dell'Eca che ha approvato il nuovo formato della Champions, senza alcuna opposizione. Poi, tra venerdì e domenica, Agnelli è completamente scomparso. "Ne ho discusso con il presidente Aleksander Ceferin a Montreux. Gli ho detto che ho provato a chiamare Andrea Agnelli domenica e non mi ha risposto. Aleksander Ceferin mi ha detto che lui stesso non è riuscito a parlargli. Ci ha messo a disagio perché Andrea Agnelli aveva tutta la nostra fiducia. C'era un rapporto personale e professionale. Il modo sorprende ancor più del fatto in sé" ha tuonato Aulas.

 

 

Il presidente del Club francese ha poi rincarato la dose: "La delusione per l'uomo è immensa. Almeno avrei voluto che dicesse sabato o domenica che sarebbe successo qualcosa. Probabilmente aveva buone ragioni, ma non le conoscevamo... Mi sento come se fossi stato ingannato". Riguardo ad eventuali azioni legali contro il presidente bianconero, Aulas dice: "La storia è finita bene. Non vi è alcun danno reale. Ma eravamo confusi e furiosi per come è successo. Questi dodici club non possono rientrare come se nulla fosse accaduto, questo no!"

 

 

I dubbi di Aulas riguardano in particolare i prossimi passi degli organi Uefa e Fifa nei confronti dei Club disertori: "Ho letto attentamente quel che ha detto Rummenigge. Ha parlato di ponti che sono più importanti di muri. Ma nulla sarà più come prima. Se ritornano, dobbiamo garantire che ci sia un impegno a lungo termine a non vederli nuovamente impegnati in questo tipo di iniziative". Aulas conclude parlando anche del vero uomo che si cela dietro al progetto Superlega: "Conosco bene Florentino Perez e lo apprezzo pure" ha detto il presidente del Lione e conclude "Il fatto che JP Morgan abbia comunicato molto rapidamente, lunedì mattina, il proprio impegno per oltre 6 miliardi di euro, dimostra che c'era un lavoro. Poi, sono sopraggiunti elementi che lo hanno indebolito". 

 

 

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