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Superlega, i club di serie A minacciano di fare causa ad Andrea Agnelli: "Ci hai fatto perdere un miliardo di euro"

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Dopo il fallimento della Superlega, il rientro nei ranghi dei tre club scissionisti non potrà avvenire senza conseguenze. Le telefonate dei club di Serie A fra i presidenti si sono moltiplicate. Qualcuno ha ricordato il dietro-front di Andrea Agnelli e Beppe Marotta sull'ingresso dei fondi di private equity che  avrebbe garantito 1,7 miliardi alle società. L'aggravante nei confronti del presidente della Juventus è il fatto che Agnelli rappresentava tutti e 20 i club di nel comitato dei cinque manager incaricati di trattare con il consorzio, operazione che poi è fallita. Cosicché subito dopo lo stesso Agnelli si è adoperato invece per i soldi che la Superlega avrebbe garantito alla sua Juve.

 

 

 

Ed ecco che l'ipotesi di far causa per danni ad Agnelli, mentre qualcuno vorrebbe convolgere anche Marotta. Intanto l'ad interista rimetterà il mandato di consigliere federale. Se le dimissioni saranno accettate, al suo posto potrebbe essere ripescato Claudio Fenucci del Bologna che dopo essersi proposto aveva poi ritirato la candidatura.

 

 

 

 

"La nota positiva del terremoto degli ultimi giorni è aver indotto i presidenti nei contatti di ieri a valutare l'ipotesi di introdurre il salary cap, per contenere i costi e accompagnare le società su un percorso di calcio sostenibile", ricorda il Corriere della Sera. Meno atteggiamenti combattivi, invece, per Andrea Agnelli, la Juventus e gli altri due club italiano che avevano aderito alla Superlega, arrivano dalla Uefa: nessuno in questo momento desidera guerre, neanche mediatiche, mentre si spera che i ribelli pentito pensino ad un ritorno "al rispetto del calcio, della sua storia e delle sue istituzioni", conclude il Corriere.

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