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Superlega, Repubblica buca la notizia per colpa di Andrea Agnelli: clamorosa slavina in redazione

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Difficoltà a Repubblica per aver, in pratica, bucato la notizia del fallimento della Superlega soprattutto se quella mancata notizia è da addebitare al direttore (Maurizio Molinari) e se il giorno del "buco" il quotidiano aveva una intervista a firma appunto del direttore, proprio ad Andrea Agnelli che rilanciava invece il progetto del torneo. Ma andiamo con ordine. Martedì scorso la prima edizione del quotidiano è uscita con un richiamo in prima pagina, con le dichiarazioni del presidente della Juventus: "Patto di sangue, la Superlega va avanti".

 

 

 

Situazione comunque particolare, ricorda il Fatto, perché il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari non aveva ma visto la firma del direttore per interviste non strategiche. Poche ore dopo la pubblicazione del pezzo di Molinari ecco che lo stesso Agnelli fa marcia indietro e ammette che il progetto era tramontato, in seguito alla rinuncia delle squadre inglesi. Di fronte all'impossibilità di ritirare le copie già stampate, nella seconda edizione il titolo è diventato: "La Superlega andrà avanti, trattiamo con l'Uefa". "Un infortunio giornalistico che, purtroppo, può capitare a tutti, ma che diventa ancora più dannoso per l'immagine di Repubblica perché legato agli interessi e agli affari della proprietà", scrive sempre il Fatto quotidiano.

 

 

 

Comuunque l'intervista "inutile" di Molinari apre scenari sulla permanenza di Agnelli alla guida della Juve, che negli ultimi due anni ha deluso sportivamente e si porta dietro un forte dissesto di bilancio (oltre 400 milioni di euro) con in più la figuraccia della Superlega. Anche perché  invece il quotidiano storico degli Agnelli, La Stampa di Torino, diretta da Massimo Giannini ha fatto invece intervistare Evelina Christillin che sulla Superlega ha detto che, "Gianni Agnelli si sarebbe sentito male, come quando Giraudo e Moggi gli vendettero Bobo Vieri a sua insaputa". La linea del quotidiano è chiara: no alla Superlega. "Che farà ora Elkann: confermerà il cugino mantenendo gli equilibri tra i discendenti di Gianni Agnelli e quelli del fratello Umberto? O farà tabula rasa, per porre rimedio a una situazione finanziaria che Exor non vuole più ripianare?", si chiede il Fatto. La risposta ancora non si conosce.

 

 

 

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