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Superlega, "Chelsea e Manchester City si ritirano": crollato il piano in tempo record

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Il Chelsea si prepara a ritirarsi dalla Superlega e il Manchester City è pronto a seguirlo a ruota. In più il Barcellona ha fatto sapere che ne farà parte soltanto se tutti i soci del club voteranno all'unanimità l'ingresso. Ma intanto i palazzi di giustizia cominciano a muoversi in difesa della nuova competizione. Un tribunale di Madrid ha infatti emesso una misura cautelare che impedisce alla Fifa, alla Uefa, alla Liga spagnola e alle federazioni calcistiche nazionali di prendere provvedimenti contro i club che hanno annunciato la fondazione della nuova competizione e contro i loro tesserati. La decisione è arrivata a seguito di un sollecito della stessa Superlega.

 

 

 

L'organo in questione si è mosso per vietare alla Fifa, alla Uefa e a tutte le federazioni o leghe associate di adottare qualsiasi misura che proibisca, restringa, limiti o condizioni in qualsiasi modo, direttamente o indirettamente, l'avvio. Allo stesso modo, queste misure vietano l'adozione di qualsiasi sanzione o misura disciplinare nei confronti delle società partecipanti, dei loro giocatori e dirigenti.

 

 

 

 

Una decisione importante, dopo le minacce arrivate dagli organismi di governo del calcio europeo e mondiale nei confronti dei 12 club "scissionisti" riguardanti possibili esclusioni dalle competizioni in corso e da quelle future, tanto delle società quanto dei loro tesserati. Ma adesso arriva anche la notizia che il club di Stamford Bridge è deciso a ritirarsi dalla competizione. Una decisione che minerebbe già le prime certezze per una competizione che ha in serbo di sovvertire il potere di Uefa e Fifa e di cambiare le regole del calcio mondiale. Una notizia che darebbe credito proprio a chi vede la Superlega solo un torneo per club ricchi, ma pieni di debiti.

 

 

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