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SuperLega, la posizione di Juventus, Milan e Inter: "Vogliamo continuare a giocare in Serie A"

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Caos-Superlega, caos che ovviamente arriva dritto dritto nella riunione della Lega Serie A, terminata in serata dopo la convocazione in via informale del pomeriggio dopo lo strappo di Juventus, Milan e Inter. All'ordine del giorno, ovviamente, il nuovo "campionato privato". All'incontro hanno partecipato anche i tre club "scissionisti", la cui posizione è chiara: "Vogliamo continuare a giocare in Serie A". La Uefa e la Lega, infatti, minacciano l'espulsione. 

 

Alla riunione, dove erano presenti tutte le 20 società, è stata ribadita la posizione espressa ieri nel comunicato congiunto con Uefa, Federcalcio inglese, Premier League, Federcalcio spagnola e Liga e Federcalcio italiana di contrarietà al progetto della Superlega. Gli altri club avrebbero chiesto ai tre ribelli se il progetto fosse irreversibile, senza ottenere risposte. 

 

"Sono pensieri questi che a noi non piacciono, rischiano di uccidere il nostro campionato. Si prospettano cose non piacevoli e probabilmente siamo stati presi in giro". Queste le durissime parole di Giovanni Carnevali, ad del Sassuolo, che ai microfoni di Radio Anch'io Sport ha aggiunto: "Era un'iniziativa che covava da tempo, dobbiamo aspettare per capire bene. Fare calcio oggi è molto difficile, le squadre più grandi hanno più perdite e il sistema va rivisto. Ma nello sport ci deve essere meritocrazia, a volte essere troppo avidi è una brutta storia", ha concluso

Nel frattempo, anche il premier Mario Draghi ha di fatto detto "no" all'ipotesi Superlega, schierandosi con Uefa, Lega e Figc: "Il Governo segue con attenzione il dibattito intorno al progetto e sostiene con determinazione le posizioni delle autorità calcistiche italiane ed europee per preservare le competizioni nazionali, i valori meritocratici e la funzione sociale dello sport", ha rimarcato il premier.

 

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