Zlatan Ibrahimovic di nuovo nei guai. L’attaccante milanese avrebbe violato le misure anti-Covid facendosi aprire un ristorante intorno a ora di pranzo ieri a Milano. In barba alla zona rossa. Si tratta di “Tano passami l'olio”, locale di Tano Simonato. E così, mentre tutti gli altri ristoranti erano chiusi e impossibilitati ad accogliere i clienti, il calciatore svedese – insieme ad altre persone – si sarebbe accomodato al tavolo per consumare un pranzo costato 300 euro a testa. Questo è quanto riferito da una fonte anonima a Fanpage.
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Un ostacolo dopo l'altro per il Milan di Stefano Pioli, che nella prossima gara contro il Genoa dovrà sicuram...Il sito di Fanpage ha pubblicato delle foto che mostrano il campione seduto assieme allo chef Simonato e ad altre persone, intente a bere un bicchiere di vino. Tra i presenti ci sarebbe stato anche l'ex calciatore del Milan Ignazio Abate. "Ibra, Ignazio con un altro amico carissimo sono venuti a trovarmi, siamo stati lì un paio d'ore e poi se ne sono andati a casa", ha spiegato a Fanpage lo chef Simonato. Quest’ultimo, però, ha negato il pranzo: “È stata una cosa tra amici. Non hanno pranzato”.
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Vittoria che ha lasciato un sapore amaro in bocca ai tifosi rossoneri. Battuto il Parma (con qualche brivido) con due re...Quando al titolare del locale incriminato è stato fatto notare che il suo ristorante sarebbe dovuto rimanere chiuso a causa delle restrizioni anti-Covid, lo chef avrebbe risposto: “Ma quale cazzo di pandemia, ma la smettete di rompere i cog***ni con sta pandemia?”. In ogni caso, sorprende che sia stato proprio Ibrahimovic a violare le regole in questo modo. Lui, infatti, era stato scelto dalla Regione Lombardia come testimonial contro il coronavirus. "Usa la testa e rispetta le regole: distanziamento e mascherine", diceva l’attaccante nel video.