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Cristian Zaccardo, il campione del mondo presenta la sfida Parma-Milan: "Un match ad alta intensità"

Giulia Stronati
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Chi meglio di un Campione del Mondo come Cristian Zaccardo per giocare in anteprima Parma-Milan. In gialloblù l'ex terzino ha vissuto annate importanti, mentre in rossonero ha vissuto il finale di carriera in un Diavolo che aveva intrapreso una parabola discendente dopo tanti anni di trionfi. Per Libero ha analizzato la sfida di domani e non solo. 

Domani c'è Parma-Milan che è un po' la sua partita avendo indossato entrambe le maglie: che gara si aspetta?

"Sarà una gara giocata ad alta intensità visto che entrambe hanno bisogno di fare punti. Il Milan ha dimostrato di essere superiore in trasferta rispetto alle partite casalinghe e può tornare alla vittoria, ma guai a sottovalutare il Parma". 

Il Parma sembra con un piede in B anche se la proprietà americana ha grandi ambizioni. Un peccato o hanno sbagliato sul mercato con troppe scommesse e pochi giocatori di categoria?

"Oggi se sono in questa posizione significa che sono stati commessi degli errori. È stata un'annata particolare a causa del Covid-19 e probabilmente ha inciso tutto ciò sull'ambientamento dei calciatori stranieri, ma la proprietà ha progetti importanti. Per salvarsi serve un miracolo, ma sono convinto che nei prossimi anni il Parma tornerà ad occupare posizioni importanti in Serie A".

Il Milan sembra un po' Ibra dipendente: se non gira lui i rossoneri fanno fatica...

"A una prima lettura può sembrare così, perché con Ibra si parte da 1-0 però lui ha saltato tante gare e il Milan ha vinto e fatto bene anche senza di lui".

 

 

 

Riusciranno i rossoneri ad arrivare secondi?

"Dovranno guardarsi le spalle perché il calendario è delicato e comunque il Milan deve arrivare tra le prime 4. Secondo o terzo o quarto cambia poco. Hanno qualche punto di vantaggio, ma dietro vengono su forti". 

I tifosi milanisti sono un po' preoccupati perché storicamente le squadre di Pioli crollano nel girone di ritorno e anche al Milan sta succedendo la stessa cosa. Il Napoli è solo a -4 e il Milan avrà un brutto calendario da qui alla fine...

"Mi auguro che questa statistica possa essere smentita. A oggi non è scontato che il Milan arrivi aritmeticamente in Champions League, cosa che qualche mese fa sembrava quasi scontato. Dietro l'Atalanta vola, la Juve è forte, il Napoli non molla ma io starei attento molto alla Lazio che è un'ottima squadra e se Immobile torna a segnare i biancocelesti possono tornare in alto".

In Nazionale ha giocato e vinto il Mondiale con Andrea Pirlo. I tifosi sognano il ritorno di Allegri che l'ha allenato al Milan: da che parte sta?

"Sono legato a entrambi, con Andrea nel 2006 abbiamo vissuto qualcosa di unico e Max mi ha guidato al Milan. Certo Allegri resta un grandissimo allenatore e non si discute, Pirlo però è al primo anno. È prematuro condannarlo: le scelte vanno sostenute e la Juve ci ha puntato. Mi aspetto che vadano avanti in questa direzione, poi a fine stagione si tireranno le somme". 

Da un campione del mondo all'altro: a Napoli sembra segnato il destino di Rino Gattuso. Un errore da parte di De Laurentiis?

"Mi volete far fare polemica (ride, ndr). Non so dire se sia un errore, però sembrava la piazza giusta per Gattuso. Le cose erano iniziare bene, poi con gli alti e bassi della stagione attuale si è rotto qualcosa e conoscendo Rino non ha problemi a farsi da parte quando ci sono vedute diverse. Credo voglia portare il Napoli in Champions e poi le strade si separeranno".

Per Gattuso si parla di Fiorentina con Lippi possibile direttore tecnico: le piace come soluzione per la Viola? 

"Sarebbe una bella soluzione: affascinante ed intrigante. Una coppia Lippi-Gattuso avrebbe pochi eguali per conoscenza e competenza". 

Un suo grande amico è Edin Dzeko che sembra destinato all'addio alla Roma. Potrebbe andare da Conte all'Inter come terza punta: che ne pensa?

"Può essere un'idea di mercato. L'Inter era stata vicina a prenderlo in passato, ci aveva già provato a gennaio. Lo vedrei bene in nerazzurro. Nonostante l'età resta un grande attaccante". 

 

 

Infine il suo futuro: ha smesso da poco e farai l'agente. Ha già pronto il primo colpo della sua nuova carriera? 

"Sto iniziando a seminare. Speriamo di trovare qualche talento interessante all'estero da portare in Italia".
 

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