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Italia, focolaio di coronavirus: "Assistente di Mancini in libera uscita". Un pesantissimo errore, la ricostruzione

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Com’è nato il focolaio azzurro? Se lo domandano in tanti dopo che le positività emerse in seguito alla pausa per le Nazionali stanno mettendo a rischio il regolare proseguimento del campionato di Serie A, arrivato tra l’altro al momento decisivo. Una ricostruzione dei quanto accaduto nel viaggio tra Parma e Vilnius la offre il Corriere dello Sport, che ha provato a dare una spiegazione del perché stiano emergendo tutti questi casi. 

 

 

Dopo Bonucci e Verratti, ieri sono risultati positivi anche Florenzi, Grifo, Sirigu, Cragno, Bernardeschi e si vocifera anche di un calciatore del Milan che per ora non è stato confermato ufficialmente. A questi calciatori vanno aggiunti i sei positivi all’interno dello staff tecnico di Roberto Mancini e i due di quello federale: sono stati proprio loro a manifestare il contagio all’inizio della scorsa settimana. 

 

 

È quindi presumibile che i calciatori siano stati “vittime” dello staff e ora c’è il timore sempre più diffuso che nelle prossime ore la situazione possa diventare addirittura più grave, dato che l’emergere della positività al Covid non è immediata. “Non è arbitrario ipotizzare che qualcosa non ha funzionato nei comportamenti dello staff - si legge sul Corriere dello Sport - pensare a una ‘leggerezza’ da parte di un membro in ‘libera uscita’ prima di Sofia non ci pare esercizio dietrologia. Assistenti tecnici che prima si sono contagiati al loro interno, coinvolgendo poi Bonucci, per molti motivi l’elemento ad aver avuto più contatti con loro”. 

 

 

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