Cerca
Logo
Cerca
+

Italia, la nazionale dei record col blocco-Sassuolo: chi sono gli uomini chiave di Mancini

Giulia Stronati
  • a
  • a
  • a

Chiamatela pure ItalSassuolo. La squadra di Roberto Mancini macina record grazie ai talenti pescati in provincia come Berardi e Locatelli. D'altronde le big nostrane sono ormai infarcite di stranieri e l'epoca dei blocchi targati Juve, Milan o Inter è solo un lontano ricordo. Basti pensare che nelle 3 grandi del nostro del calcio italiano giocano da titolari fissi appena 6 italiani (i bianconeri Bonucci e Chiesa, i nerazzurri Bastoni e Barella e i rossoneri Donnarumma e Calabria). Ecco perché il Mancio ha dovuto fare di necessità virtù, un eclettismo che l'ha portato a virare sul Sassuolo come base per costruire la sua Italia. Quella emiliana è la nuova isola felice del calcio italiano: giovani di talento che giocano con una mentalità offensiva europea grazie al lavoro di De Zerbi. 

 

Le ultime 4 vittorie dell'Italia tra Nations League (contro Polonia e Bosnia) e qualificazioni a Qatar 2022 (Irlanda del Nord e Bulgaria) hanno, tra l'altro, visto sempre a segno un giocatore del club neroverde. Il segnale di come la pesca manciniana sia stata produttiva. E proprio il Sassuolo è anche la squadra che ha dato alla Nazionale targata Mancini il maggior numero di marcatori, quattro: ovvero Sensi (nel 2019 prima del passaggio all'Inter), Caputo, Berardi e Locatelli. Senza dimenticare che tra i convocati del Mancio è un intoccabile un altro ex Sassuolo come Acerbi e fa parte del gruppo azzurro pure Ferrari come rincalzo. Insomma, il neroverde è la seconda pelle dell'Italia, che domani a Vilnius vuole ritoccare ulteriormente i suoi incredibili numeri. 

Il Mancio ha già centrato un record assoluto: quello dei punti fatti (67) dopo le prime 29 panchine azzurre. In Lituania domani sera alle 20.45 (non ci sarà Grifo, che non sarebbe potuto tornare al Friburgo per le restrizioni anti Covid presenti in Germania verso chi proviene dal paese baltico) gli basterà non perdere per eguagliare la striscia di 25 partite ufficiali senza ko di Lippi (2004-06). Un'Italia solidissima come testimoniano i 17 clean sheet in 29 gare, con appena una rete incassata (dall'Olanda) nelle ultime 9 gare. Ma dove può arrivare al prossimo Europeo l'ItalSassuolo? Come organico la Francia Campione del Mondo in carica appare nettamente la più forte del lotto. Basti pensare che Deschamps si permette di non convocare giocatori del calibro di Benzema e Theo Hernandez che da noi sarebbero titolari a mani basse (con tutto il rispetto del duo Belotti-Immobile davanti e di Emerson Palmieri sulla fascia sinistra...). 

 

Pure Inghilterra, Olanda e Portogallo appaiono più rodate e con maggiori calciatori esperti rispetto alla rosa azzurra. Molti dei nostri titolari, a partire da Gigio Donnarumma (ancora a quota zero presenze in Champions League), saranno al primo grande appuntamento della carriera. Il che potrebbe avere il suo peso in una competizione delicata come la fase finale dell'Europeo. L'Italia però può sopperire con l'entusiasmo di chi viene dalla gavetta (Caputo) e ha fame di successo (Berardi e Locatelli), senza tralasciare la mentalità vincente inculcata dal Mancio. 

La sua Italia non ha mai snobbato, a differenza di quanto accadeva in passato, neppure le amichevoli e gli impegni meno prestigiosi come testimonia il percorso netto (dieci vittorie in dieci match) nelle qualificazioni a Euro 2020 e l'accesso alla Final 4 di Nations League. Sulla carta questa Italia ha come traguardo minimo i quarti di finale con vista sulle semifinali. Arrivare tra le prime quattro sarebbe il viatico ideale in vista della Nations League di novembre in Italia (da cercare di vincere) e soprattutto della Coppa del Mondo 2022. 

L'appetito comunque vien mangiando e sarà meglio non porre limiti a questi ragazzi, che non avranno talento e blasone dei francesi o un fuoriclasse in rosa come i lusitani (Cristiano Ronaldo), ma possono contare su uno spirito di gruppo che in azzurro non si intravedeva dai tempi di Conte. Quell'Italia nel 2016 stoppò la sua corsa europea ai rigori contro la Germania, ma aveva meno potenzialità rispetto alla Nazionale plasmata dal Mancio. Ecco perché l'Ital Sassuolo può recitare il ruolo di mina vagante del prossimo Europeo.

 

Dai blog