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Svezia, Zlatan Ibrahimovic non trattiene l'emozione: "Le farfalle allo stomaco. Nessuna pressione, ma..."

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Il ritorno in nazionale di Zlatan Ibrahimovic ha portato in Svezia la carica che serviva. Nel match di ieri contro la Georgia, Ibra si è reso subito protagonista di una giocata che ha permesso al compagno Viktor Claessen di portare in vantaggio gli svedesi allo scadere del primo tempo. Giocata che è valsa 3 punti: l'incontro è infatti terminato 1-0 per la Svezia, che inaugura nel migliore dei modi il cammino verso la qualificazione a Qatar 2022. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Zlatan ha lasciato intravedere l'emozione del suo ritorno a casa: "ho sentito le farfalle nello stomaco. Nessuna pressione ma ero emozionato, è stato bello, una grande sensazione" ha detto l'attaccante in forza al Milan.

 

 

 

Eppure la partita non è stata una delle più facili per la nazionale svedese, che nella ripresa ha rischiato in un paio di occasioni di incassare il goal del pareggio. Lo ha ammesso anche lo stesso Ibrahimovic: "È  vero, ma ci aiutiamo e lottiamo tanto, siamo uniti. Ci è mancato qualcosa a livello di gioco, forse siamo stati troppo 'rispettosi' nei confronti della Georgia. Insomma, non è stata una partita facile. Ma abbiamo vinto e portiamo a casa tre punti". 

 

 

Un piccolo retroscena che ha visto come protagonista Zlatan è avvenuto poco prima del fischio d'inizio: Ibrahimovic non aveva mai cantato l'inno svedese in campo, ma il c.t. Janne Andresson aveva posto ai giocatori la richiesta di cantare l'inno, una volta accettato l'incarico nel 2016. Ed ecco Ibra che a gran voce canta "Du gamla, du fria", in italiano "Tu vecchia, tu libera". Sul tema un divertente siparietto tra Ibra e l'allenatore della nazionale che ai microfoni della conferenza stampa ha raccontato un simpatico aneddoto: "Gli ho detto che dopo aver cantato a Sanremo avrebbe dovuto farlo anche con noi, perché è importante..."

 

 

 

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