Atalanta, Mattia Caldara futuro lontano dai nerazzurri: "Gasperini ha fatto una valutazione". dramma sportivo a soli 27 anni
Il futuro non sorride a Mattia Caldara, giocatore attualmente conteso tra Atalanta e Milan. Secondo il Giorno, la società nerazzurra non sarebbe intenzionata a riscattare il difensore centrale dal Milan. La cifra richiesta di 15 milioni peserebbe troppo sul bilancio nerazzurro, per un giocatore che purtroppo non è mai riuscito a ritrovare la forma adeguata in seguito ai molteplici infortuni che per quasi due anni lo hanno tenuto lontano dal rettangolo verde. Il 27enne tornerà con molta probabilità al club rossonero una volta scaduto il prestito. Il contratto di Caldara scadrà nel 2023, toccherà a Maldini capire cosa fare con il difensore.
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L'Atalanta sembrava aver messo a segno l'ennesimo capolavoro di mercato, facendo tornare nel club il giocatore con un prestito gratuito di diciotto mesi e un ingaggio ridimensionato per sua scelta, tanta era la voglia di rimettersi i gioco dopo un anno e mezzo passato lontano dai campi. I numerosi infortuni hanno permesso al giocatore di vestire la maglia rossonera soltanto in due occasioni, in Europa League e in Coppa Italia. Una volta tornato all'Atalanta, Caldara sembrava essere partito con il piede giusto, registrando due presenze da titolare nell'importante doppio incontro degli ottavi di Champions League contro gli spagnoli del Valencia.
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Dopo la sosta forzata dal lockdown, il 27enne ha lasciato il segno in una decina di presenze, caratterizzate da ottime prestazioni difensive contro giocatori del calibro di Ibrahimovic e Lukaku, oltre agli incontenibili Icardi e Mbappé nella sfortunata sfida con i francesi del Paris St Germain. A settembre poi l'ennesimo infortunio, sempre al tendine rotuleo che ha comportato un ulteriore operazione chirurgica e un altro stop di tre mesi abbondanti. Da gennaio Caldara si è riunito al gruppo guidato da Gasperini, ma senza trovare spazio tra i titolari: sono solo 87 i minuti giocati in questo campionato. Il giocatore non sembra rientrare nei piani del Gasp, ma potrebbe trattarsi anche di una mossa di mercato, che potrebbe riaprire le trattative ad un prezzo più basso, una volta archiviato il riscatto.
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