Juventus, stoccata di Lapo Elkann: "Juve sei inguardabile, ecco cosa meritano i tifosi"
"Juve mi dispiace, ma sei inguardabile. I tifosi meritano una grande signora" scrive Lapo Elkann in un Tweet, poco dopo il triplice fischio che ha sancito la vittoria storica per 1-0 del Benevento allo Juventus Stadium. Un retropassaggio kamikaze di Arthur ha spianato la strada ad Adolfo Gaich, che ha siglato il suo secondo goal stagionale. L'imbarazzante sconfitta interna, ha subito scatenato le polemiche in casa Juve, che riguardano soprattutto la guida di Andrea Pirlo, nonché il ruolo di CR7, ieri tuttavia uno dei pochi bianconeri a strappare una risicata sufficienza, insieme al campioncino Federico Chiesa.
Juve mi dispiace, ma sei INGUARDABILE a parte CR7 e CHIESA oggi. I Tifosi meritano una Grande Signora @Gazzetta_it @CorSport @tuttosport
— Lapo Elkann (@lapoelkann_) March 21, 2021
Qualche giorno prima, Lapo aveva rispolverato una citazione del nonno, Gianni Agnelli: "Nei momenti difficili ognuno deve fare il suo mestiere" ha scritto Elkann su Twitter. Il suo mestiere lo ha fatto ieri Fabio Paratici, che si è presentato davanti ai microfoni della stampa in seguito alla pesante sconfitta interna: "abbiamo una programmazione, non sarà una partita a farci cambiare idea" ha detto il ds bianconero "abbiamo intrapreso un percorso e andiamo avanti seguendo questa linea, anche per quanto riguarda l'allenatore". Tuttavia, durante la gestione societaria orchestrata da Paratici, sono già tre in tre anni gli allenatori incaricati a spronare la squadra.
A proposito di Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri, Paratici dichiara: "non eravamo insoddisfatti degli allenatori precedenti, ci sono state motivazioni precise per cui abbiamo cambiato". Dopo essere stati eliminati dalla Champions League e aver perso la speranza di vincere il tricolore, la Juve si appresta a concludere il campionato senza la vittoria di un trofeo. "Alla Juventus giochiamo tutte le competizioni per vincere sempre. Alcune stagioni vanno meglio, altre meno bene, ma la transizione non esiste. Le annate sono tutte importanti, anche in un percorso di crescita che può portare a vincere negli anni successivi" ha ribadito Paratici.