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Zlatan Ibrahimovic convocato dal ct svedese, il terrore di Pioli e tifosi: Milan suo "ultimo pensiero"?

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Torna in Nazionale, Zlatan Ibrahimovic, a quasi 40 anni e  a 5 anni dall'ultima presenza con la Svezia. Il ct Janne Andersson ha inserito il bomber del Milan tra i convocati delle due gare per le qualificazioni mondiali contro Georgia e Kosovo, del 25 e 28 marzo prossimi, antipasto per la convocazione vera e pesante, quella per la fase finale degli Europei che si disputerà in estate. Per Ibra altro record in arrivo: giocando una di quelle due gare, diventerà il calciatore svedese più anziano ad aver vestito la maglia gialloblu,

 

 

 



Tutto molto bello, quasi romantico, anche se Zlatan ha commentato a suo modo, su Instagram, pubblicando una sua vecchia foto in Nazionale e la didascalia che è tutto un programma: "Il ritorno di Dio". Come dire: prima viene Ibra, poi tutto il resto (e tutti gli altri). Certo, fa parte del personaggio, prendere o lasciare. Ibrahimovic è sempre un uomo da copertina anche per atteggiamenti un po' sbruffoni come questi. Il vero problema, semmai, ce l'ha il Milan. Mister Stefano Pioli è in grave difficoltà di organico, con Leao "sparito", Mandzukic eternamente infortunato, Rebic squalificato per due giornate. Senza attacco, perché anche Ibra sta recuperando lentamente dall'infortunio che lo ha tenuto fuori dalla gara (pareggiata in casa) con l'Udinese.

 

 

 

 

In mezzo, la presenza di Ibra al Festival di Sanremo. Perché come detto, prima viene lui. Nessuno gli ha mai contestato l'assenza dal Milan, anzi. Ma ora si viene al dunque, i rossoneri sembrano in pieno affanno nel momento decisivo tra campionato (lo scudetto sarà anche sfumato, ma il trend sembra mettere in dubbio anche una qualificazione "scontata" alla prossima Champions League) ed Europa League, con la sfida di giovedì prossimo contro il Manchester United. Zlatan conta di essere della partita. Ma la sua testa, è il sospetto di molti, sembra già essere proiettata altrove.

 

 

 

Prima il Festival, ora la Svezia e un occhio d'obbligo, appunto, agli Europei. Contemporaneamente, ci sarà la discussione di un eventuale rinnovo di contratto con il Milan per la prossima stagione. Insomma. Pioli deve sperare che un posticino per lui, nella testa e nel corpo del suo trascinatore, ci sia ancora. Senza contare gli scongiuri dei tifosi rossoneri, che Ibra lo vorrebbero solo per loro, perlomeno per evitare il rischio di nuovi guai fisici. Visto l'andazzo, non si sa mai.

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