Champions League, Juventus eliminata: Chiesa non basta, amarissimo 3-2 al Porto ai supplementari
La maledizione Champions League della Juventus colpisce anche Andrea Pirlo. I bianconeri battono 3-2 il Porto ai supplementari ma non basta: la sconfitta 2-1 rimediata in Portogallo all'andata costringe la Signora all'eliminazione agli ottavi di finale. Una beffa dalle mille sfaccettature: la partita, cominciata malissimo con il gol subito su rigore da Oliveira al 19', era stata raddrizzata da uno strepitoso secondo tempo di Federico Chiesa, autore della doppietta decisiva al 49' e al 63'. In mezzo, l'espulsione per doppia ammonizione del centravanti iraniano Taremi.
In 10 contro 11, gli uomini di Sergio Conceiçao non mollano, contano sul portiere Marchesin in serata di grazia e pungono in contropiede mettendo spesso in difficoltà la Juve. Cristiano Ronaldo non brilla, Morata sbaglia tutto lo sbagliabile sotto porta. Si va ai supplementari e sono ancora i Dragoni a far venire la pelle d'oca a Szczesny, che capitola a 5' dalla fine del secondo tempo supplementare su punizione ancora di Oliveira. Sembra finita, ma una manciata di secondi dopo Rabiot, di testa su corner, riaccende le speranze dei padroni di casa.
Gli ultimi 3 minuti però non regalano emozioni e la Champions svanisce ancora una volta così, in maniera quasi "naturale". Una storia che né Ronaldo né Pirlo, due "signori" della Coppa dalle grandi orecchie, sono riusciti a cambiare. E ora sui bianconeri e il loro allenatore, terzi in campionato a -10 dall'Inter (con una partita da recuperare contro il Napoli) e una finale di Coppa Italia da giocare (contro l'Atalanta), pesa l'ombra della parola più temuta: fallimento.